Il Museo Nazionale Romano ha avviato un’importante iniziativa espositiva intitolata “Memorie sommerse: i bronzi del Ponte di Valentiniano”. Questa mostra, curata da Federica Rinaldi e Agnese Pergola, offre al pubblico l’opportunità di ammirare una selezione di straordinari bronzi legati alla decorazione del ponte romano, attualmente noto come Ponte Sisto. L’evento si svolge nel 2025 e rappresenta un’occasione unica per riscoprire un patrimonio artistico di grande valore.
Il recupero dei materiali storici
I bronzi, riscoperti nel 1878 durante i lavori di manutenzione degli argini del Tevere, sono stati a lungo conservati nei depositi del Museo Nazionale Romano. Grazie a un meticoloso intervento di restauro e studio, questi reperti tornano ora a essere visibili al pubblico. La mostra non solo consente una fruizione diretta di questi materiali, ma offre anche una nuova e completa contestualizzazione storica. L’obiettivo è quello di valorizzare un patrimonio poco conosciuto, ma cruciale per la ricostruzione della topografia monumentale di Roma. La decisione di esporre questi reperti si inserisce in una strategia più ampia del Museo, finalizzata a riattivare la fruizione delle opere conservate nei depositi.
Un’esposizione di grande rilevanza
La mostra “Memorie sommerse” si propone di mettere in luce opere di grande importanza storica e artistica, spesso trascurate. Oltre ai bronzi, l’allestimento include prestiti prestigiosi come il Niobide e la Peplophoros, entrambi originali greci del IV secolo a.C., concessi per la mostra “La Grecia a Roma” ai Musei Capitolini – Villa Caffarelli. Questa sinergia tra diverse istituzioni museali sottolinea l’importanza della collaborazione nel campo della cultura e dell’arte.
L’esposizione include tre opere principali: una testa maschile diademata, una statua di togato in bronzo dorato e un’ala destra di Vittoria. Un video, narrato da Silvia Orlandi, docente di epigrafia latina presso la Sapienza Università di Roma, accompagna il visitatore, illustrando l’iscrizione dedicatoria marmorea di Valentiniano e del fratello Valente. Questa iscrizione, che ornava l’esterno del ponte, è concepita per essere letta dai naviganti del Tevere e rappresenta un importante legame con il passato.
Pubblicazione scientifica e approfondimenti
Accanto alla mostra, è in fase di preparazione una pubblicazione scientifica, realizzata in collaborazione con la casa editrice Quasar. Questa opera si propone di approfondire vari aspetti legati alla scoperta dei bronzi, alla loro iconografia, alla ricostruzione dei luoghi di provenienza e al restauro dei materiali. L’intento è di offrire una visione complessiva di questo straordinario nucleo scultoreo, arricchendo ulteriormente la conoscenza e la comprensione di un patrimonio artistico di grande rilevanza per la storia di Roma.
La mostra “Memorie sommerse” non solo celebra il recupero di opere d’arte significative, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere sull’importanza della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale.
