Di fronte alle crescenti pressioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, l’Autorità Elettorale dell’Honduras ha garantito che i risultati delle elezioni presidenziali, che vedono i candidati di destra Nasry Asfura e Salvador Nasralla in una serrata competizione, saranno rispettati “scrupolosamente”. La situazione si è intensificata in queste ore cruciali, mentre il paese centroamericano attende con ansia l’esito ufficiale.
Pressioni e aiuti economici
Trump ha messo in chiaro che gli aiuti economici destinati all’Honduras saranno ridotti nel caso in cui Asfura, imprenditore 67enne ed ex sindaco del Distretto Centrale, non dovesse emergere vincitore. Quest’ultimo è noto per la sua leadership nelle città di Tegucigalpa e Comayagüela, e ha già espresso la sua fiducia nei risultati, dichiarando che “i numeri parleranno da soli”.
Irregolarità e divisioni politiche
Nel mentre, Salvador Nasralla, conduttore televisivo di 72 anni, ha sollevato preoccupazioni riguardo possibili irregolarità nel processo elettorale, sostenendo che una sua eventuale sconfitta potrebbe essere il risultato di brogli. La tensione tra i due candidati riflette le profonde divisioni politiche del paese, con Nasralla che è stato definito da Trump “quasi un comunista” per il suo ruolo nel governo dell’attuale presidente progressista, Xiomara Castro, con la quale ha successivamente interrotto ogni legame.
Impegno dell’autorità elettorale
L’Autorità Elettorale ha ribadito il proprio impegno a garantire che la proclamazione dei risultati rispetti la volontà popolare espressa alle urne, mentre il paese si prepara a ricevere ulteriori dati sullo scrutinio. La situazione rimane tesa, e gli occhi del mondo sono puntati sull’Honduras, dove la democrazia è messa alla prova in un momento cruciale per il suo futuro politico.
