Da Ottocento a oggi: il Quartetto Werther in concerto a Roma

Egidio Luigi

Dicembre 3, 2025

Il Quartetto Werther, riconosciuto come una delle formazioni cameristiche più promettenti nel panorama musicale nazionale e internazionale, si esibirà al Teatro Argentina di Roma il 15 marzo 2025, nell’ambito della stagione dell’Accademia Filarmonica Romana. Questo quartetto, raro esempio di ensemble con pianoforte stabile in Europa, ha guadagnato una reputazione significativa sin dalla sua fondazione nel 2016.

Composizione del quartetto

Il Quartetto Werther è composto da Misia Jannoni Sebastianini al violino, Martina Santarone alla viola, Vladimir Bogdanovic al violoncello e Antonino Fiumara al pianoforte. La formazione ha già calcato i palcoscenici delle più importanti istituzioni musicali sia italiane che straniere, dimostrando un’eccezionale versatilità nel repertorio eseguito. Il programma del concerto del 15 marzo abbraccia un arco temporale che va dalla seconda metà dell’Ottocento fino alla musica contemporanea, con un’importante novità: la prima esecuzione assoluta di “Movimento di quartetto” di Francesco Antonioni.

Programma del concerto

La serata si aprirà con un lavoro giovanile e incompleto di Gustav Mahler, il Quartetto per pianoforte in la minore, scritto durante gli anni di studio al Conservatorio di Vienna. Solo il primo movimento è stato preservato, insieme a 24 misure di uno Scherzo in sol minore, completato nel 1988 dal compositore russo di origine tedesca Alfred Schnittke. La musica di Schnittke, che subì un parziale ostracismo in Unione Sovietica per la sua innovatività, sarà un elemento di grande interesse per il pubblico.

Il nuovo brano di Antonioni

Il nuovo brano di Antonioni, commissionato dalla Filarmonica Romana, si propone come un ideale terzo movimento del quartetto, creando un dialogo tra passato e presente. L’autore ha trasformato alcune potenzialità dell’originale, aggiungendo un movimento veloce in cui l’elemento ritmico diventa centrale, spostando i riferimenti alla musica popolare boema verso il Mediterraneo, seguendo le tracce di una diaspora immaginaria.

Chiusura del concerto

Il concerto si chiuderà con il Quartetto per pianoforte n. 3 di Johannes Brahms, l’ultimo scritto per questa formazione. Composto tra il 1855 e il 1875, questo quartetto rappresenta il culmine dell’arte di Brahms nella sua piena maturità, rendendolo uno dei più belli tra i tre quartetti con pianoforte. La serata promette di essere un’esperienza musicale di alto livello, capace di attrarre appassionati e neofiti della musica classica.

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