L’agenzia di intelligence del Brasile ha lanciato un allerta in vista delle elezioni del 2026, evidenziando che il processo di voto è esposto a rischi senza precedenti. Questo clima di preoccupazione ricorda quello che ha preceduto gli attacchi del 8 gennaio 2023, quando le sedi della presidenza, del parlamento e della Corte suprema furono assaltate. Tra le misure proposte, si suggerisce la creazione di un sistema di messaggistica governativo, definito come un “WhatsApp statale”.
Le minacce al processo elettorale
L’Agenzia brasiliana di intelligence (Abin) ha redatto un report strategico nel quale sottolinea che l’estremismo può generare narrazioni che delegittimano il processo elettorale, sfociando in minacce concrete. La sicurezza del voto è identificata come la principale tra le cinque minacce più gravi per il Paese. L’Abin mette in evidenza come l’estremismo politico, la disinformazione, l’uso improprio dell’intelligenza artificiale e il potere crescente delle grandi aziende tecnologiche rappresentino fattori chiave che potrebbero compromettere la sovranità e la democrazia brasiliana.
Il ruolo dei social media e delle tecnologie
Secondo l’Abin, i social network e le applicazioni di messaggistica possiedono una capacità intrinseca di diffondere notizie false, discorsi d’odio e teorie del complotto, amplificate da algoritmi che creano vere e proprie “bolle di disinformazione“. L’agenzia avverte che l’intelligenza artificiale generativa e le tecnologie deepfake stanno amplificando questo fenomeno, rendendo possibile la produzione rapida e realistica di contenuti manipolatori. I meccanismi di verifica attuali non riescono a tenere il passo con queste innovazioni, creando un terreno fertile per la manipolazione politica.
Le preoccupazioni sulla sicurezza informatica
Il rapporto dell’Abin punta il dito contro le grandi aziende tecnologiche, sottolineando la crescente dipendenza del Brasile da infrastrutture digitali private e il rischio di cyberattacchi condotti da intelligenze artificiali autonome. Le piattaforme digitali controllano una vasta gamma di dati, tra cui identità digitali, informazioni sensibili e sistemi bancari. L’agenzia esprime preoccupazione riguardo alla possibilità che una grande azienda tecnologica possa accedere ai dati della rete energetica nazionale, sfruttare le vulnerabilità esistenti e diffondere voci su un possibile blackout, contribuendo così a crearne uno.
La proposta di un sistema di messaggistica governativo
Per affrontare queste sfide, l’Abin sostiene che il Brasile non può limitarsi a introdurre nuove leggi, ma deve costruire infrastrutture proprie. Tra queste, la creazione di un sistema di messaggistica governativo è considerata cruciale. Questo sistema, descritto come un “WhatsApp statale”, dovrebbe garantire comunicazioni sicure e protette, riducendo la dipendenza da piattaforme private e migliorando la sicurezza del processo elettorale. Con l’avvicinarsi delle elezioni, la necessità di affrontare queste problematiche diventa sempre più pressante, per salvaguardare la democrazia e la sicurezza nazionale.
