Pentagono: le operazioni anti-narcotici nei Caraibi sono legittime

Egidio Luigi

Dicembre 2, 2025

L’ammiraglio Frank Bradley ha recentemente ricevuto il sostegno del Pentagono riguardo alla sua decisione di intraprendere operazioni contro il traffico di droga nei Caraibi. Durante un briefing stampa tenutosi a Washington il 2 dicembre 2025, la portavoce del Pentagono, Kingsley Wilson, ha dichiarato che tali operazioni sono condotte in conformità con le leggi internazionali. La Wilson ha anche sottolineato che l’ammiraglio ha il pieno supporto del segretario Hegseth, confermando così la legittimità delle azioni intraprese.

Il briefing stampa e le dichiarazioni ufficiali

Durante il briefing, Kingsley Wilson ha affrontato le preoccupazioni legate all’attacco controverso avvenuto il 2 settembre 2025, in cui una nave sospettata di traffico di droga è stata colpita. La portavoce ha affermato con fermezza che l’operazione è stata eseguita nel rispetto delle normative internazionali, ribadendo la legalità delle azioni condotte dalle forze armate statunitensi. L’ammiraglio Bradley, in qualità di comandante dell’operazione, è stato descritto come un leader che ha preso “la decisione giusta” in un contesto complesso e delicato.

La Wilson ha anche annunciato che l’ammiraglio Bradley sarà chiamato a riferire di fronte alle commissioni per le Forze Armate del Senato e della Camera, dove dovrà fornire ulteriori dettagli sulle operazioni contro le imbarcazioni venezuelane sospettate di traffico di droga. Questo incontro, previsto per giovedì, rappresenta un momento cruciale per chiarire le strategie adottate e il razionale dietro tali interventi.

Le operazioni nei Caraibi e le implicazioni internazionali

Le operazioni condotte nei Caraibi hanno suscitato un ampio dibattito sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. La crescente attività dei narcos nella regione ha spinto le autorità americane a intensificare i controlli e le azioni di contrasto. La Wilson ha messo in evidenza come l’impegno degli Stati Uniti nel combattere il traffico di droga sia prioritario per la sicurezza nazionale e regionale, sottolineando l’importanza di collaborare con gli alleati nella lotta contro questo crimine transnazionale.

Le dichiarazioni della portavoce del Pentagono si inseriscono in un contesto di crescente tensione tra Stati Uniti e Venezuela, dove le accuse di traffico di droga sono frequentemente utilizzate come strumento politico. La decisione di colpire le navi sospettate di trasportare narcotici non è priva di rischi, poiché potrebbe portare a ritorsioni da parte del governo venezuelano e complicare ulteriormente le relazioni diplomatiche tra i due paesi.

Mentre l’ammiraglio Bradley si prepara a presentare il suo resoconto alle commissioni del Congresso, il mondo attende con interesse di vedere come evolveranno le dinamiche in questa delicata regione e quali saranno le conseguenze delle azioni intraprese dagli Stati Uniti.

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