La Francia affronta le sfide legate alla crisi del settore vinicolo

Marianna Perrone

Dicembre 2, 2025

Il settore del vino francese sta affrontando una crisi senza precedenti nel 2025. Numerosi viticoltori esprimono la loro preoccupazione per la propria sopravvivenza economica, mentre le vendite continuano a scendere. I produttori non nascondono la gravità della situazione: un calo drastico delle vendite, l’impatto dei dazi internazionali che fanno lievitare i prezzi e un raccolto tra i più scarsi degli ultimi settant’anni hanno messo in seria difficoltà una delle principali risorse economiche del paese. Molte aziende temono di non riuscire a resistere fino alla fine dell’anno.

Proteste dei viticoltori a Béziers

A Béziers, il 15 marzo 2025, migliaia di viticoltori hanno preso d’assalto le strade, richiedendo un piano di salvataggio efficace. La protesta è il risultato di cinque anni di eventi disastrosi: l’imposizione di dazi del 15% sul vino europeo, la crisi legata al Covid-19, ondate di calore e grandinate che hanno devastato i vigneti, l’aumento dei costi dovuto alla guerra in Ucraina e un crollo delle vendite in Cina, dove sono state introdotte nuove tariffe doganali del 32,2%. In regioni come l’Aude, la produzione è quasi dimezzata a causa della siccità, aggravando ulteriormente la situazione.

Misure governative per il settore vitivinicolo

Un tema cruciale sul tavolo del governo riguarda l’estirpazione dei vigneti, una misura estrema ma considerata necessaria per ridurre le eccedenze e dare un po’ di respiro alle aziende vitivinicole. Il piano attuale ha già portato alla rimozione di 27.000 ettari di vigneti, con un risarcimento di 4.000 euro per ettaro. L’obiettivo è di ridurre ulteriormente l’area vitata, fino a 35.000 ettari, per evitare che i produttori continuino a investire in terreni che non possono più sostenere economicamente.

La voce dei viticoltori in difficoltà

Sotto il palco di Béziers, la crisi si fa sentire: “Sono qui perché sono al verde. La vendemmia del 2025 è stata la più piccola della mia carriera, peggio di quella del 2021, quando ci fu una gelata. Sono davanti a voi ma sono rovinato”, ha affermato un viticoltore, esprimendo la disperazione di molti colleghi. La situazione attuale richiede interventi urgenti per garantire la sopravvivenza di un settore fondamentale per l’economia francese.

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