Il Museo del Louvre di Parigi, recentemente coinvolto in un controverso furto di gioielli della corona, si prepara a inaugurare una nuova galleria che ospiterà 130 opere provenienti da diverse civiltà del mondo. La presidente del museo, Laurence Des Cars, ha annunciato che l’apertura della galleria avverrà domani, sottolineando l’importanza di questo progetto, che è stato in fase di sviluppo negli ultimi quattro anni. L’iniziativa mira a rinnovare completamente il museo, prestando particolare attenzione anche alla sicurezza, come dimostrato dall’implementazione di sistemi di videosorveglianza e sensori all’interno delle teche, in risposta al furto avvenuto il 19 ottobre.
La galleria dei cinque continenti
Questa nuova galleria, precedentemente conosciuta come ‘Pavillon des sessions’, è stata ribattezzata Galleria Dei Cinque Continenti e si propone di promuovere un approccio innovativo alla storia dell’arte. Le opere esposte non sono organizzate in base alla geografia o al periodo storico, ma per tematiche significative come “nascere e morire”, “credere” e “manifestare l’autorità ”. Questa scelta curatoriale consente di creare accostamenti inaspettati e sorprendenti tra le opere, come ad esempio un sarcofago egiziano risalente al 200 a.C., esposto accanto a una testa scolpita dell’Isola di Pasqua datata tra l’XI e il XV secolo.
Un dialogo tra culture
Il nuovo spazio espositivo, che si estende su mille metri quadrati, permette di mettere in dialogo opere di epoche e culture diverse. Tra i pezzi in mostra vi è una scultura greca di Lucio Elio Cesare del II secolo d.C., accostata a quella di un aristocratico di Vanuatu del XVIII secolo, entrambe rappresentazioni di figure di potere. La galleria ospiterà un totale di 42 opere delle collezioni permanenti del Louvre, che includono sculture, oggetti d’arte e antichità greche, romane ed egiziane, insieme a 77 pezzi provenienti dal Museo delle Arti Primarie del Quai Branly e da altri prestiti, inclusi alcuni dalla Nigeria.
L’apertura della Galleria Dei Cinque Continenti rappresenta un passo significativo per il Museo del Louvre, non solo in termini di rinnovamento fisico, ma anche come tentativo di avviare un dialogo culturale tra le varie civiltà del mondo, invitando i visitatori a riflettere sulle connessioni e le differenze che caratterizzano la storia dell’arte.
