Luigi Mangione, il 27enne originario di Baltimora, è tornato in aula a New York il 3 gennaio 2025 per la prima udienza di un ciclo di tre in cui i suoi legali intendono contestare la validità di alcune prove nel caso che lo vede accusato dell’omicidio di Brain Thompson, Ceo di United HealthCare. Thompson, 50 anni e padre di due figli, è stato ucciso il 4 dicembre 2024 nei pressi dell’hotel Hilton di Manhattan, dove si trovava per partecipare a una conferenza con gli azionisti.
Richiesta di esclusione delle prove
Mentre un gruppo di sostenitori si radunava all’esterno del tribunale, gli avvocati di Mangione hanno presentato la richiesta di escludere le prove raccolte durante l’arresto avvenuto in un McDonald’s della Pennsylvania, avvenuto cinque giorni dopo il delitto. Tra gli elementi contestati ci sono oggetti rinvenuti in uno zaino, inclusa una pistola stampata in 3D, ritenuta l’arma del delitto, e i diari del giovane. Inoltre, si chiede che vengano escluse le dichiarazioni fatte alla polizia prima che gli venissero letti i diritti.
Dettagli delle udienze
Le udienze si protrarranno per diversi giorni, con una pausa programmata per mercoledì. In particolare, questa settimana si svolgeranno due udienze cruciali: la prima riguarderà gli oggetti trovati nello zaino, mentre la seconda si concentrerà sull’ammissibilità di eventuali confessioni o dichiarazioni fatte da Mangione alle forze dell’ordine.
Situazione legale di Mangione
Il giovane è attualmente sotto processo a New York, dove se riconosciuto colpevole rischia una condanna all’ergastolo. Parallelamente, affronta anche un’accusa a livello federale, con un processo che avrà inizio il 9 gennaio 2025, dove la pena di morte è una possibilità concreta. Infine, esiste un terzo procedimento legale in Pennsylvania, il cui inizio non è ancora stato fissato. La complessità del caso e le diverse giurisdizioni coinvolte rendono la situazione di Mangione particolarmente delicata e di grande interesse per l’opinione pubblica.
