La capitale della Spagna, Madrid, ha visto ieri, 15 febbraio 2025, una massiccia manifestazione contro il governo del premier Pedro Sanchez. Decine di migliaia di sostenitori del Partito Popolare si sono riuniti nel cuore della città, esprimendo la loro richiesta di dimissioni del capo del governo. La mobilitazione è stata innescata dall’arresto di Jose Luis Abalos, ex ministro dei trasporti, coinvolto in un’inchiesta per presunta corruzione che ha scosso profondamente il panorama politico spagnolo.
Dettagli della manifestazione
La manifestazione ha avuto luogo in una delle piazze più emblematiche di Madrid, dove i partecipanti hanno affollato le strade con grande fervore. I manifestanti, indossando magliette e brandendo bandiere del Partito Popolare, hanno espresso il loro malcontento attraverso cori e cartelli che chiedevano un cambio di governo. La presenza di forze dell’ordine è stata significativa, ma la situazione è rimasta sotto controllo, senza incidenti rilevanti.
Sul palco, il leader del Partito Popolare, Alberto Nunez Feijoo, ha preso la parola, sottolineando l’importanza di un cambiamento politico immediato. Ha chiesto esplicitamente le dimissioni di Sanchez e ha invocato la convocazione di elezioni anticipate, sostenendo che la crisi attuale richiede una risposta democratica da parte della popolazione. Le sue parole hanno trovato un’eco positiva tra i presenti, che hanno applaudito e sostenuto le sue richieste.
Le ragioni della protesta
L’arresto di Jose Luis Abalos ha rappresentato un punto di svolta nella già tesa situazione politica spagnola. L’ex ministro è accusato di aver partecipato a pratiche illecite che hanno coinvolto la gestione dei fondi pubblici. Questo scandalo ha alimentato la sfiducia nei confronti del governo di Sanchez, portando i cittadini a scendere in piazza per esprimere il loro dissenso.
La manifestazione di ieri è solo l’ultima di una serie di eventi che hanno visto un crescente malcontento nei confronti dell’attuale amministrazione. I sostenitori del Partito Popolare hanno utilizzato questo momento per evidenziare non solo la questione della corruzione, ma anche altre problematiche che affliggono il paese, come l’aumento del costo della vita e la gestione della pandemia di COVID-19.
La risposta del governo non si è fatta attendere, con alcuni esponenti che hanno difeso le azioni di Sanchez, sostenendo che il premier sta lavorando per il bene del paese. Tuttavia, la crescente pressione da parte dell’opposizione e la mobilitazione dei cittadini potrebbero cambiare le dinamiche politiche in Spagna nei prossimi mesi.
