L’intelligenza artificiale nello shopping: camerini virtuali e stampa 3D tra le sfide emergenti

Marianna Perrone

Dicembre 1, 2025

Lo shopping online ha subito una trasformazione radicale, evolvendosi da semplice transazione commerciale a un vero e proprio ecosistema ricco di esperienze e intrattenimento. Un recente studio condotto da Zalando in collaborazione con Ipsos Doxa ha messo in luce come gli italiani, nel 2025, siano sempre più coinvolti in questa nuova era digitale, dove la moda si intreccia con la tecnologia.

La moda come espressione personale: il ruolo della tecnologia

Le piattaforme di e-commerce non si limitano più a fungere da canali di acquisto, ma diventano spazi di espressione personale, specialmente per i consumatori di moda e prodotti beauty. Secondo il report, il 70% degli acquirenti italiani percepisce lo shopping online come un modo per rappresentare la propria identità. Questa tendenza è particolarmente forte tra gli adulti di età compresa tra i 35 e i 44 anni, dove la percentuale sale al 78%, mentre tra i Baby Boomer scende al 57%. La varietà di stili e marchi disponibili (25%), le funzionalità tecnologiche per l’ispirazione e le taglie (23%) e la possibilità di provare look che non si oserebbero indossare in un negozio fisico (22%) sono i principali fattori che alimentano questa sensazione di libertà e auto-rappresentazione.

Le innovazioni tecnologiche, come i camerini virtuali e le tecnologie di virtual try-on, rappresentano una nuova frontiera per l’e-commerce. Questi strumenti sono già familiari alle generazioni più giovani, con il 67% degli under 25 che li ha utilizzati, rispetto a una media nazionale del 48%. Anche tra gli over 55, pur essendo il 69% a non aver mai sperimentato tali tecnologie, il 46% si dichiara interessato a provarle in futuro.

Il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nello shopping online

La tecnologia sta cambiando non solo il modo in cui i consumatori esplorano e provano i prodotti, ma anche il processo di selezione. L’intelligenza artificiale sta diventando un elemento cruciale: più della metà degli italiani (56%) considera l’IA un’alleata nello shopping online di moda. I più giovani mostrano la maggiore propensione ad adottare questi suggerimenti, con il 66% degli under 25 e il 69% della fascia 25-34 anni che si affidano con entusiasmo agli algoritmi. Sebbene ci siano preoccupazioni riguardo alla mancanza di esperienza fisica (21%) e alla standardizzazione del gusto (16%), la percezione generale è positiva. L’IA consente di risparmiare tempo (21%, con un picco del 32% tra i più giovani), migliora l’esperienza di acquisto (18%), offre raccomandazioni di stile personalizzate (18%) e fornisce informazioni dettagliate sui prodotti (14%).

Verso il 2030: l’evoluzione dello shopping online

Il futuro dello shopping non sarà limitato al solo acquisto online, ma si concentrerà sull’esperienza complessiva. Gli italiani prevedono un’evoluzione sempre più immersiva e tecnologica, con realtà aumentata e virtuale che guideranno il settore (33%). Innovazioni legate alla sostenibilità (24%) e all’iper-personalizzazione (23%) continueranno a trasformare profondamente l’industria. Le funzionalità tecnologiche destinate a avere il maggiore impatto includono strumenti di prova realistica, come i camerini virtuali e i virtual try-on (31%), seguiti dai capi smart connessi all’IoT (24%) e dalla stampa 3D per la produzione di abbigliamento on-demand (23%). Tra i più giovani, gli smart fabrics (31%) e le esperienze immersive (26%) si posizionano al primo posto, evidenziando un crescente interesse per nuovi modelli di consumo che abbinano sostenibilità, innovazione e sensorialità.

Il nuovo ruolo dei retail digitali come curatori culturali

Oggi, i siti di e-commerce non sono più semplici vetrine virtuali, ma veri e propri curatori culturali. Il 71% degli italiani li considera fonti di ispirazione e scoperta. Questo nuovo ruolo si riflette anche nello stile personale: il 56% degli intervistati afferma che gli acquisti online influenzano le proprie scelte di look. Inoltre, l’80% dichiara di aver scoperto nuovi marchi grazie allo shopping online, con oltre il 90% tra i più giovani, evidenziando come la scoperta di nuovi brand sia diventata un passaggio fondamentale nell’esperienza d’acquisto.

Lusso e qualità: i nuovi valori per i giovani consumatori

Per quasi il 49% degli italiani, il lusso è associato a qualità eccezionale e maestria artigianale, seguito dalla reputazione del brand (40%) e da un’esperienza di shopping esclusiva (28%). Tuttavia, per i più giovani, il lusso si traduce in narrazione e autenticità, con il 30% che attribuisce maggiore valore allo storytelling rispetto alla media del 16%. Il digitale continua a essere un canale predominante, con il 79% degli under 25 che ha già acquistato articoli di lusso online, rispetto al 58% degli over 55, dimostrando come l’online sia diventato un canale cruciale per le categorie premium e di lusso.

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