Cuba ha manifestato una ferma opposizione all’ultima decisione del governo degli Stati Uniti riguardante la chiusura dello spazio aereo sopra il Venezuela. Questa posizione è stata espressa attraverso un comunicato del ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez Parrilla, che ha invitato la comunità internazionale a prendere posizione contro quello che ha definito un “preludio a un attacco illegale”. L’agenzia russa Tass ha riportato la notizia il 30 novembre 2025.
La reazione cubana alla chiusura dello spazio aereo
Il governo cubano ha descritto l’annuncio statunitense come un atto di aggressione che non ha legittimità al di fuori dei confini nazionali. Bruno Rodriguez Parrilla ha utilizzato il social network X per esprimere il suo disappunto, sottolineando che tale decisione dovrebbe essere oggetto di una condanna unanime da parte della comunità internazionale. “Condanniamo l’annuncio del governo degli Stati Uniti di chiudere lo spazio aereo del Venezuela, un atto aggressivo per il quale nessuno Stato ha autorità al di fuori dei propri confini nazionali”, ha dichiarato il ministro.
Rodriguez ha evidenziato come questa azione rappresenti una grave minaccia al diritto internazionale, oltre a costituire un’escalation della tensione militare e della guerra psicologica nei confronti del popolo e del governo venezuelani. Le conseguenze di tali misure, ha avvertito, potrebbero rivelarsi incalcolabili e imprevedibili, influenzando negativamente la pace, la sicurezza e la stabilità non solo in Venezuela, ma anche in tutta l’America Latina e nei Caraibi.
Le implicazioni internazionali della decisione statunitense
La chiusura dello spazio aereo sopra il Venezuela, secondo il governo cubano, non è solo una questione di sovranità nazionale, ma rappresenta anche un potenziale punto di innesco per un conflitto più ampio nella regione. Bruno Rodriguez ha esortato la comunità internazionale e i popoli di tutto il mondo a denunciare quello che considera un preludio a un attacco illegittimo. La richiesta di Cuba si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Stati Uniti e Venezuela, con la nazione sudamericana che ha storicamente cercato di opporsi alle politiche americane nella regione.
Le reazioni a questo annuncio potrebbero avere ripercussioni significative sulle relazioni diplomatiche tra i paesi dell’America Latina e gli Stati Uniti. L’interesse di Cuba a mobilitare un’azione collettiva contro le misure statunitensi potrebbe portare a un rafforzamento delle alleanze regionali, mentre i paesi vicini potrebbero essere chiamati a prendere posizione in merito a questa controversa decisione.
Il panorama geopolitico dell’America Latina nel 2025 è caratterizzato da una serie di sfide, e la situazione attuale potrebbe ulteriormente complicare gli equilibri già fragili. La risposta della comunità internazionale a questa crisi potrebbe determinare non solo il futuro immediato del Venezuela, ma anche la stabilità dell’intera regione.
