Il complesso residenziale di Wang Fuk a Hong Kong ha subito un devastante incendio giovedì 27 novembre 2025, lasciando dietro di sé un panorama desolante. Gli edifici, un tempo abitati da centinaia di famiglie, si presentano ora con pareti esterne carbonizzate, impalcature di bambù crollate e appartamenti completamente distrutti. Le autorità locali hanno confermato che le vittime accertate sono oltre 120, mentre si teme che più di 200 persone siano ancora disperse.
Le conseguenze del rogo
Il rogo, considerato il più grave avvenuto a Hong Kong negli ultimi ottant’anni, ha scosso profondamente la comunità e messo in luce problematiche legate alla sicurezza degli edifici. Le operazioni di soccorso sono state complicate dalle condizioni strutturali del complesso, con i vigili del fuoco impegnati a cercare sopravvissuti tra le macerie. La situazione è ulteriormente aggravata dalla scoperta di possibili irregolarità nei materiali utilizzati per la ristrutturazione dell’edificio, sollevando interrogativi sull’adeguatezza delle normative di sicurezza.
Indagini in corso e arresti
Le autorità di Hong Kong hanno avviato un’inchiesta approfondita sull’incendio, arrestando 11 persone ritenute coinvolte nella gestione del complesso. Le indagini si concentrano su possibili casi di corruzione e sull’uso di materiali non conformi agli standard di sicurezza. Questo episodio ha sollevato un ampio dibattito sui controlli di sicurezza degli edifici nella metropoli, già segnata da precedenti incidenti simili.
La reazione della comunità
La tragedia ha suscitato una forte reazione da parte della comunità, con numerosi cittadini che si sono mobilitati per offrire supporto ai sopravvissuti. Molti gruppi di volontariato si sono attivati per fornire assistenza a coloro che hanno perso tutto nell’incendio, raccogliendo fondi e beni di prima necessità. La risposta della popolazione evidenzia un forte senso di solidarietà e unità in un momento di crisi.
Le autorità locali si trovano ora ad affrontare non solo la gestione delle conseguenze immediate dell’incendio, ma anche la necessità di rivedere le politiche di sicurezza edilizia per evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.