Al Liceo Classico Statale Giulio Cesare di Roma, il 15 marzo 2025, è stata scoperta una inquietante “lista di stupri” all’interno dei bagni maschili. Questo documento conteneva i nomi e i cognomi di circa dieci studentesse, suscitando preoccupazione e indignazione tra la comunità scolastica.
La condanna della dirigente scolastica
La dirigente scolastica, Paola Senesi, ha immediatamente condannato l’accaduto attraverso una circolare, sottolineando l’importanza di combattere ogni forma di violenza e stereotipo di genere. “A fronte degli ottusi graffiti vandalici apparsi nei servizi igienici del nostro liceo, si ribadisce fortemente la condanna nei confronti di qualsivoglia stereotipo e violenza di genere, sia essa fisica, verbale, psicologica o digitale. Il Giulio Cesare non è aperto alla violenza; il nostro liceo non vuol essere ricettacolo d’intolleranza“, ha affermato la Senesi.
Il dibattito tra studenti e genitori
La situazione ha sollevato un acceso dibattito tra studenti e genitori, molti dei quali chiedono misure più incisive per garantire un ambiente scolastico sicuro e rispettoso. Sono stati organizzati incontri e discussioni per affrontare questi temi delicati, con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e promuovere una cultura del rispetto e della tolleranza.
La sfida della comunità scolastica
Il liceo, che ha una lunga tradizione educativa, si trova ora a dover affrontare una sfida significativa. La comunità scolastica si sta mobilitando per garantire che episodi di questo tipo non si ripetano, evidenziando la necessità di un dialogo aperto e costruttivo su temi di fondamentale importanza come la violenza di genere e il rispetto reciproco.
Attenzione dei media e delle autorità
Il caso ha attirato l’attenzione dei media e delle autorità locali, che stanno seguendo con attenzione gli sviluppi della situazione. La speranza è che, attraverso una maggiore consapevolezza e l’implementazione di politiche educative efficaci, si possa costruire una scuola in cui ogni studente si senta al sicuro e valorizzato.
