Papa Leone si reca a Istanbul per un incontro con il Patriarca Bartolomeo: “La violenza non ha giustificazione divina”

Egidio Luigi

Novembre 29, 2025

Il 5 febbraio 2025, a Istanbul, il Papa e il Patriarca Bartolomeo hanno firmato una significativa dichiarazione congiunta, in cui si ribadisce un forte rifiuto dell’uso della religione e del Nome di Dio come giustificazione per la violenza. Questo documento rappresenta un appello chiaro e diretto a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, invitandoli a collaborare per la costruzione di un mondo caratterizzato da giustizia e solidarietà.

Il significato del dialogo interreligioso

Nella dichiarazione, i leader religiosi evidenziano l’importanza di un autentico dialogo interreligioso, che non deve essere visto come un’opportunità per il sincretismo o la confusione, ma piuttosto come un elemento fondamentale per la pacifica convivenza tra popoli appartenenti a diverse tradizioni e culture. Questo approccio mira a promuovere il rispetto reciproco e la comprensione, elementi essenziali per affrontare le sfide globali che affliggono la società contemporanea.

Il Papa e il Patriarca Bartolomeo esortano le comunità religiose a unirsi in un impegno comune per il bene dell’umanità, sottolineando che la diversità culturale e religiosa può essere una risorsa piuttosto che un ostacolo. La loro chiamata è chiara: solo attraverso la cooperazione e il dialogo si possono superare le barriere dell’indifferenza, del dominio e dell’avidità, promuovendo un ambiente in cui ogni individuo possa prosperare.

La responsabilità verso il creato

Un altro punto cruciale della dichiarazione riguarda la responsabilità che l’umanità ha nei confronti del creato. I leader religiosi invitano tutti a prendersi cura del mondo che Dio ha affidato all’umanità, riconoscendo che la salute del pianeta è strettamente legata al benessere della società. La crisi ambientale è un tema di crescente preoccupazione e richiede un’azione collettiva e consapevole.

Il messaggio finale della dichiarazione è un invito a superare l’avidità di profitto e la xenofobia, elementi che spesso portano a conflitti e divisioni. Solo unendo le forze e lavorando insieme, le diverse comunità possono affrontare le sfide globali e costruire un futuro di pace e giustizia per tutti.

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