Il 29 novembre 2025, il Pontefice è stato accolto a Istanbul dal presidente della Diyanet, l’ente governativo turco responsabile degli Affari Religiosi. Questo incontro rappresenta un importante passo nel dialogo interreligioso e nella cooperazione culturale tra la Santa Sede e la Turchia.
Un incontro significativo a Istanbul
L’incontro tra il Pontefice e il presidente della Diyanet si è svolto presso la Moschea Sultan Ahmed, conosciuta anche come “Moschea Blu”. Questa moschea, costruita tra il 1609 e il 1617 per volere del sultano Ahmed I, è uno dei luoghi di culto più emblematici di Istanbul. La sua architettura straordinaria e le 21.043 piastrelle di ceramica turchese, che adornano le pareti e la cupola, ne fanno un simbolo della cultura ottomana e un importante punto di riferimento per i visitatori della città .
Il Pontefice ha sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso, evidenziando come la comprensione reciproca tra le diverse fedi possa contribuire alla pace e alla stabilità in un mondo sempre più diviso. La visita a Istanbul si inserisce in un contesto più ampio di sforzi per promuovere la tolleranza e il rispetto tra le religioni, un tema centrale nel pontificato attuale.
La moschea sultan ahmed: un simbolo di unitÃ
La Moschea Sultan Ahmed non è solo un luogo di culto, ma un simbolo di unità e dialogo tra le culture. La sua posizione, che si affaccia sulla storica piazza di Sultanahmet, la rende un punto di incontro per turisti e locali, creando un ambiente di interazione culturale. La moschea è stata progettata per accogliere un gran numero di fedeli e turisti, con un’architettura che riflette la grandezza dell’Impero Ottomano.
Durante la visita, il Pontefice ha avuto l’opportunità di esplorare non solo l’architettura della moschea, ma anche il suo significato spirituale. La Moschea Blu è un luogo dove la bellezza e la devozione si fondono, attirando visitatori da tutto il mondo. La sua importanza storica e culturale è innegabile, rappresentando un ponte tra le diverse tradizioni religiose e culturali.
L’incontro tra il Pontefice e il presidente della Diyanet è quindi un passo significativo verso la costruzione di relazioni più forti tra le comunità religiose, con l’obiettivo di promuovere una maggiore comprensione e rispetto reciproco. La Moschea Sultan Ahmed, con la sua bellezza e il suo significato, rappresenta un contesto ideale per tali dialoghi, fungendo da simbolo di pace e speranza per il futuro.
