L’amore, intriso di dubbi e desideri inconfessabili, si scontra con le verità celate e le conseguenze di una brama di potere. Questo il tema centrale di Lohengrin, l’opera di Richard Wagner, che ha debuttato il 30 novembre 2025 al Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Michele Mariotti e con la regia di Damiano Michieletto. La messa in scena, moderna e carica di simbolismi, offre una lettura approfondita di una storia avvolta nella mitologia medievale, che ritorna a Roma dopo cinquant’anni di assenza.
La trama di lohengrin e i suoi protagonisti
La storia ruota attorno a Elsa, figlia del re Heinrich l’Uccellatore, accusata ingiustamente di aver assassinato il fratello Gottfried. Lohengrin, un cavaliere misterioso, interviene per difenderla, ma con una condizione: Elsa non deve mai chiedere il suo nome né la sua origine. La trama si complica quando Ortrud, la strega, e il marito Friedrich von Telramund tramano per distruggere il legame tra i due. Michieletto, nel suo allestimento, utilizza l’immagine di un uovo d’argento, simbolo del segreto che pesa su Elsa, per rappresentare il mistero dell’origine di Lohengrin. Quando il segreto viene scoperto, la giovane tocca un liquido nero che la porterà alla cecità, un destino condiviso dal popolo che giudica.
Il regista veneziano ha scelto di allontanarsi dalle rappresentazioni tradizionali, optando per un’ambientazione astratta e costumi contemporanei, che potrebbero non incontrare il favore di tutti gli spettatori. La presenza di Gottfried, trasformato in un cigno a causa di un sortilegio, riemerge nel finale, portando a compimento la vendetta contro Ortrud e reclamando la corona che gli spetta. La scelta di eliminare il cigno che trasporta Lohengrin e l’introduzione di elementi come anelli luminosi e liquidi argentati, evocano una dimensione celeste e soprannaturale.
La direzione musicale e il cast
Michele Mariotti, alla sua quarta apertura di stagione al Teatro dell’Opera di Roma, ha diretto l’orchestra con grande maestria, restituendo la ricchezza e la varietà della partitura wagneriana. Gli applausi scroscianti all’inizio di ogni atto e il lungo tributo finale testimoniano l’apprezzamento del pubblico. Nel cast, spiccano le interpretazioni di Dmitry Korchak nel ruolo di Lohengrin e di Ekaterina Gubanova, che ha dato vita alla perfida Ortrud. A loro si uniscono Jennifer Holloway (Elsa), Tomas Tomasson (Friedrich von Telramund) e Clive Bayley (Heinrich der Vogler). Il coro, diretto da Ciro Visco, ha offerto un’ottima performance, contribuendo alla riuscita complessiva dell’opera.
Le repliche di Lohengrin sono programmate per il 2, 5 e 7 dicembre 2025, offrendo così l’opportunità di assistere a una produzione che, pur sollevando qualche polemica, si distingue per la sua audacia e l’intensità emotiva. La visione di Michieletto, insieme alle scelte sceniche di Paolo Fantin e ai costumi di Carla Teti, ha creato un’atmosfera coinvolgente, pur mantenendo un legame con la tradizione operistica.
