La lunga latitanza del noto “nonno della droga” si è conclusa nel quartiere Tufello di Roma, dove il sessantaquattrenne romano è stato arrestato dalle forze dell’ordine. Questo individuo, già noto per il suo ruolo di vertice in un complesso traffico internazionale di stupefacenti tra il Sud America e la Capitale, era ricercato a causa di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Roma per condanna definitiva relativa al traffico di droga.
La sua fuga, iniziata nel 2006, ha visto l’uomo continuare a gestire operazioni di spedizione di sostanze stupefacenti dall’America Latina verso Roma, mantenendo una rete di corrieri e intermediari. Nonostante la sua latitanza, il sessantaquattrenne è riuscito a rimanere attivo nel suo traffico illeciti per quasi due decenni, dimostrando una notevole capacità di eludere le autorità .
Il ritrovamento e l’arresto
Nel tardo pomeriggio del 28 marzo 2025, gli agenti del III Distretto Fidene-Serpentara hanno identificato l’uomo in una palazzina situata nel Tufello, un’area nota per la sua elevata densità criminale e per la forte omertà che caratterizza i suoi abitanti. Grazie a un servizio di appostamento, i poliziotti hanno osservato il sospetto uscire dall’edificio con un comportamento cauto. Una volta confermata la sua identità , è stato arrestato e trasferito nel carcere di Rebibbia.
Le conseguenze della cattura
Con l’arresto del “nonno della droga”, si chiude un lungo capitolo di attività illecite che ha interessato la Capitale per 18 anni. L’uomo dovrà scontare una pena di 14 anni, 9 mesi e 28 giorni di reclusione, un passo significativo nella lotta contro il traffico di stupefacenti che ha colpito Roma nel corso degli anni. La sua cattura rappresenta un duro colpo per le reti criminali che hanno operato in questo settore, contribuendo a ridurre l’impatto del traffico di droga nella città e a rafforzare la presenza delle forze dell’ordine.
L’operazione evidenzia l’impegno delle autorità nel contrastare il crimine organizzato e nel garantire maggiore sicurezza ai cittadini romani, segnando un’importante vittoria nella guerra contro il traffico di sostanze stupefacenti.
