Roma Capitale esclusa dal Fondo di Solidarietà Comunale: le implicazioni finanziarie

Egidio Luigi

Novembre 27, 2025

È stata ufficializzata la decisione che consente a Roma Capitale di uscire dal meccanismo di ripartizione del Fondo di solidarietà comunale. La comunicazione è stata fornita dalla sottosegretaria all’Economia, Sandra Savino, durante la Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali, tenutasi il 15 marzo 2025. Savino ha sottolineato che il provvedimento sarà inserito nel primo veicolo normativo disponibile.

Scelta attesa e condivisa

La sottosegretaria ha descritto questa scelta come attesa e condivisa, evidenziando che non solo permetterà alla Capitale di adottare un modello finanziario più in linea con le sue funzioni, ma apporterà anche vantaggi all’intero sistema comunale. “Sottrarre Roma dal riparto del Fondo di solidarietà comunale significa liberare risorse e rendere la perequazione più equilibrata e aderente alle esigenze reali dei territori”, ha dichiarato Savino. Ha poi espresso gratitudine al Presidente Manfredi e all’ANCI per il lavoro svolto insieme alle strutture del Ministero nelle settimane precedenti.

Passo significativo nella gestione finanziaria

La notizia, anticipata dal quotidiano “Il Messaggero”, segna un passo significativo nella gestione finanziaria della Capitale.

Commento del Sindaco di Roma

Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha commentato l’accaduto, definendolo un risultato importante e frutto di un lavoro condiviso. Gualtieri ha sottolineato come questa decisione riconosca il ruolo centrale di Roma e tuteli le risorse della città, contribuendo al contempo a rafforzare l’equilibrio complessivo del sistema dei Comuni e a promuovere il processo di attuazione del federalismo fiscale. Inoltre, ha evidenziato che si tratta di un primo passo verso la riforma dell’ordinamento di Roma Capitale, un tema già avviato in Parlamento.

Cambiamento significativo nella gestione delle finanze locali

L’uscita di Roma dal meccanismo di ripartizione del Fondo di solidarietà comunale rappresenta quindi un cambiamento significativo nella gestione delle finanze locali, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità economica della Capitale e garantire un’allocazione più equa delle risorse a livello nazionale.

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