Il 2025 segna un momento critico per il settore aereo del Venezuela, poiché il governo locale ha deciso di annullare i permessi di volo per sei compagnie aeree internazionali di grande rilievo. Questa decisione, che evidenzia un ulteriore isolamento aereo del Paese sudamericano, si inserisce in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche.
Le compagnie aeree colpite
L’Istituto Nazionale di Aeronautica Civile del Venezuela ha ufficialmente revocato le licenze operative di sei importanti compagnie aeree: Iberia, Tap, Avianca, Latam (Lan), Gol e Turkish Airlines. Questa mossa rappresenta un passo significativo nel deterioramento delle relazioni tra il governo venezuelano e le compagnie aeree internazionali, già messe a dura prova da precedenti conflitti e da un contesto economico difficile.
Le motivazioni della revoca
L’autorità aeronautica venezuelana ha giustificato la propria decisione accusando le compagnie aeree di essere complici di atti di terrorismo di Stato, presunti atti orchestrati dagli Stati Uniti. Questa accusa è emersa in seguito alla cancellazione unilaterale delle rotte da e per il Venezuela da parte delle stesse compagnie, un atto che ha ulteriormente complicato le già fragili dinamiche del trasporto aereo nel Paese.
Scadenza dell’ultimatum
La revoca dei permessi è avvenuta in seguito alla scadenza di un ultimatum di 48 ore emesso dal Ministero dei Trasporti il 12 marzo 2025. Durante questo periodo, il governo ha esortato le compagnie a ripristinare le loro rotte verso il Venezuela, avvertendo che, in caso contrario, avrebbero perso i diritti di traffico aereo permanenti. Questa situazione ha messo le compagnie in una posizione delicata, costrette a valutare le proprie strategie commerciali in un contesto di crescente instabilità .
Il futuro dei voli internazionali verso il Venezuela appare incerto, mentre il governo continua a perseguire una politica di isolamento che potrebbe avere ripercussioni significative sia per l’economia locale che per i viaggiatori.