La Procura della Repubblica di Roma ha avviato un procedimento per il giudizio immediato nei confronti di Francis Kaufmann, ritenuto responsabile del duplice femminicidio avvenuto a Villa Pamphili nel giugno 2025. L’indagato è accusato di aver ucciso la sua compagna, Anastasia Trofimova, soffocandola, e di aver strangolato la loro figlia, Andromeda, di soli 14 mesi, alcune ore dopo. I corpi delle vittime furono rinvenuti a breve distanza l’uno dall’altro nel noto parco della Capitale.
Le accuse nei confronti di Kaufmann
Il pubblico ministero Antonio Verdi ha formalizzato contro il 46enne l’accusa di duplice omicidio aggravato. Le autorità giudiziarie di piazzale Clodio hanno aggiunto ulteriori contestazioni, tra cui l’occultamento di cadavere. Le aggravanti sono molteplici e includono motivi futili e abietti, la minorata difesa delle vittime, la relazione affettiva tra l’autore del delitto e la compagna, nonché il legame di discendenza con la figlia. Questi elementi rendono il caso particolarmente grave e complesso.
Indagini e controlli precedenti al delitto
Le indagini continuano con particolare attenzione ai controlli effettuati dalle forze dell’ordine su Kaufmann nelle settimane antecedenti ai tragici eventi. Gli inquirenti stanno aspettando le conclusioni di un’indagine interna da parte della polizia, che ha lo scopo di verificare se ci siano state omissioni o errori nei controlli. A tal proposito, i magistrati hanno aperto, nei mesi scorsi, un fascicolo a modello 45, che implica l’assenza di indagati o di ipotesi di reato specifiche.
Questa vicenda ha suscitato un forte dibattito sull’efficacia dei controlli e sulla protezione delle vittime di violenza domestica. La comunità e le associazioni di tutela delle donne stanno seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, auspicando che vengano messe in atto misure più efficaci per prevenire simili tragedie in futuro. La Procura, nel frattempo, prosegue con il suo lavoro investigativo, mirando a fare chiarezza su tutti gli aspetti del caso.