Aumento significativo di influenza aviaria nell’Ue: 1.443 casi in tre mesi

Egidio Luigi

Novembre 27, 2025

L’Europa sta affrontando un grave problema legato all’influenza aviaria, con un aumento significativo dei casi negli ultimi tre mesi. Tra settembre e novembre 2025, sono stati registrati 1.443 casi, un incremento di quattro volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo allarmante dato è stato comunicato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), la quale ha sottolineato l’urgenza di intensificare la sorveglianza e di implementare misure di biosicurezza rigorose.

Focolai di contagio si stanno manifestando anche in Italia, in particolare nelle regioni settentrionali. L’analisi condotta dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (IZSVe), che funge anche da laboratorio di riferimento europeo per l’aviaria, ha evidenziato come la diffusione dell’epidemia nel Paese avvenga in modo disomogeneo, definendola a “macchia di leopardo”.

Situazione attuale in Europa

Negli ultimi mesi, l’Europa ha visto un incremento preoccupante dei casi di influenza aviaria, con l’EFSA che ha lanciato l’allerta per la necessità di potenziare le misure di controllo. La situazione è diventata critica, con il numero di contagi che ha superato le aspettative. Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente la situazione, implementando piani di emergenza per limitare la diffusione del virus tra gli uccelli e prevenire potenziali rischi per la salute pubblica.

L’EFSA ha raccomandato alle nazioni membri di adottare misure preventive, tra cui la sorveglianza attiva delle popolazioni aviarie e l’adozione di protocolli di biosicurezza nelle aziende avicole. La cooperazione tra i vari Stati è fondamentale per arginare il fenomeno e garantire la sicurezza alimentare.

Impatto in Italia

In Italia, la situazione è monitorata con attenzione, con focolai segnalati in diverse aree del Nord. Le autorità sanitarie locali stanno collaborando con l’IZSVe per effettuare test e raccogliere dati utili a comprendere meglio la diffusione dell’epidemia. I risultati mostrano che il contagio non è uniforme, ma si presenta in modo sporadico in diverse località.

Le misure di biosicurezza sono state rafforzate, con raccomandazioni per gli allevatori di uccelli domestici e per chi lavora nel settore avicolo. È fondamentale garantire che le pratiche di gestione degli allevamenti siano aggiornate e che vengano seguite rigorosamente per prevenire ulteriori contagi. L’attenzione è rivolta anche alla comunicazione con la popolazione, per garantire che i cittadini siano informati sui rischi e sulle misure di prevenzione.

La situazione rimane critica e richiede un monitoraggio costante per evitare che l’epidemia si diffonda ulteriormente. Le autorità sanitarie continuano a lavorare per garantire la sicurezza alimentare e proteggere la salute pubblica.

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