Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha manifestato la sua intenzione di affrontare la questione del Venezuela con determinazione, dichiarando che sarà disposto a procedere “con le buone o le cattive”. Durante un viaggio a bordo dell’Air Force One, mentre si dirigeva verso la sua residenza a Mar-a-Lago in Florida per il Giorno del Ringraziamento, Trump ha espresso la sua apertura a possibili colloqui diretti con il presidente venezuelano Nicolás Maduro.
Dichiarazioni sul Venezuela
Le sue dichiarazioni, rilasciate il 25 novembre 2025, hanno evidenziato la crescente tensione nella regione, con il leader statunitense che ha sottolineato l’importanza di salvare vite umane. “Potrei parlargli. Vedremo. Se possiamo salvare vite umane, se possiamo fare le cose nel modo giusto, va bene. E se dobbiamo farlo nel modo sbagliato, va bene lo stesso”, ha affermato Trump, lasciando intendere che non esclude alcuna opzione per affrontare la crisi venezuelana.
Contatti tra Stati Uniti e Venezuela
In aggiunta, il presidente ha rivelato che i gruppi di lavoro di Stati Uniti e Venezuela sono già in contatto per facilitare il dialogo tra le due nazioni. Questa comunicazione potrebbe rappresentare un passo significativo verso una possibile distensione delle relazioni, che negli ultimi anni sono state caratterizzate da forti tensioni e conflitti diplomatici.
Implicazioni internazionali
La situazione in Venezuela continua a preoccupare la comunità internazionale, con una crisi umanitaria che ha causato la fuga di milioni di cittadini verso altri Paesi. La posizione di Trump potrebbe avere ripercussioni significative non solo per il Venezuela, ma anche per la stabilità dell’intera regione latinoamericana. La volontà di dialogo, anche se accompagnata da una certa ambiguità, rappresenta un cambio di rotta rispetto a precedenti approcci più conflittuali.
Attenzione alla politica estera
Mentre il presidente si prepara a festeggiare il Giorno del Ringraziamento, la sua attenzione rimane rivolta a un dossier che potrebbe influenzare in modo sostanziale la politica estera degli Stati Uniti nei mesi a venire.
