A distanza di quasi un mese dal devastante passaggio dell’uragano Melissa, l’isola di Cuba continua a fronteggiare le gravi conseguenze di questo evento atmosferico. La situazione rimane critica, con migliaia di sfollati, in particolare nella regione orientale, tra le più colpite dal ciclone. Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, oltre 53mila persone non sono riuscite a rientrare nelle proprie abitazioni, con circa 7.500 di esse che vivono attualmente in rifugi ufficiali.
Evacuazioni e accoglienza
L’agenzia di stampa Granma ha riportato che più di 2.300 residenti sono stati evacuati dalla zona del Río Cauto, mentre ulteriori 750 persone hanno trovato accoglienza in abitazioni private. Le testimonianze dei cittadini raccontano di una realtà drammatica: molti hanno perso tutto, dalle case distrutte ai mobili, dai vestiti agli alimenti, ora sparsi tra le macerie.
Danni e necessità di intervento
Nel comune costiero di Guamá, intere comunità si presentano ancora profondamente segnate dalla tempesta, con i danni provocati dalle dighe che hanno dovuto rilasciare enormi quantità d’acqua. A un mese dall’evento, l’emergenza non è ancora terminata, con molte famiglie che si trovano in attesa di un ritorno alla normalità e comunità ancora isolate, lontane dai servizi essenziali e dalle infrastrutture necessarie per una ripresa adeguata. La situazione richiede interventi urgenti per garantire la sicurezza e il benessere degli abitanti, molti dei quali vivono in condizioni precarie.
