Un rifugiato ucraino conquista il torneo di sumo in Giappone: Yavhusishyn trionfa a novembre

Egidio Luigi

Novembre 24, 2025

Un giovane atleta ucraino, di soli 21 anni, ha recentemente segnato un traguardo significativo nel mondo del sumo giapponese. Danylo Yavhusishyn, noto nel circuito come Aonishiki, ha trionfato al Grand Sumo Tournament di novembre 2025. La notizia è stata riportata dalla Cnn, che ha citato fonti della rete pubblica giapponese Nhk. Nella finale del torneo, Aonishiki ha affrontato e superato Hoshoryu, un lottatore di fama proveniente dalla Mongolia, dimostrando così il suo straordinario talento.

Il riconoscimento nel mondo del sumo

Il successo di Aonishiki ha suscitato un notevole interesse tra gli organi di governo del sumo, tanto da indurre a convocare una riunione straordinaria. L’obiettivo di questa riunione è valutare la possibilità di un avanzamento di rango per il giovane atleta, che potrebbe così raggiungere il prestigioso livello di Ozeki, il secondo grado più elevato nella disciplina. Questo riconoscimento rappresenterebbe un importante passo avanti nella carriera di Yavhusishyn, che ha iniziato a praticare sport fin da bambino, dedicandosi inizialmente al wrestling e al judo prima di avvicinarsi al sumo all’età di sette anni.

Il viaggio di Aonishiki verso il Giappone

Con l’inizio del conflitto in Ucraina, Aonishiki ha preso la decisione di trasferirsi in Germania insieme alla sua famiglia. In un’intervista, ha spiegato: “Ho pensato che sarebbe stato un peccato concludere la mia carriera sportiva lì”. All’età di diciotto anni, ha scelto di raggiungere il Giappone da solo, grazie all’aiuto di un amico disposto a offrirgli ospitalità. Questo passo audace ha segnato l’inizio di una nuova avventura, in cui Aonishiki ha ripreso la sua carriera agonistica nel sumo. In breve tempo, è riuscito non solo a migliorare le sue abilità nel combattimento, ma anche ad apprendere la lingua giapponese, costruendo così una solida base per il suo successo nel torneo di novembre.

La storia di Danylo Yavhusishyn è un esempio di determinazione e resilienza, che dimostra come lo sport possa fungere da ponte tra culture diverse e come la passione possa guidare un giovane atleta verso traguardi inaspettati.

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