Veio: scoperti i cunicoli del Santuario del Portonaccio durante gli scavi

Egidio Luigi

Novembre 15, 2025

È stata completata la prima mappatura integrale dei cunicoli della storica città etrusca di Veio, un intricato sistema sotterraneo che comprende gallerie, strutture idrauliche, canali, cisterne, pozzi e la maestosa piscina sacra adiacente al tempio di Apollo. Il ministero della Cultura, sotto la guida di Alessandro Giuli, ha annunciato il sostegno a questa nuova fase di ricerche nel Parco archeologico di Veio, collaborando con i ricercatori per la valorizzazione del Santuario del Portonaccio, un’area di grande importanza storica.

Collaborazione tra istituzioni e università

Nel 2025 è iniziata una fruttuosa collaborazione tra il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e la cattedra di Etruscologia del Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma. Questo progetto, intitolato “Scavi e ricerche nel Parco archeologico di Veio“, si concentra principalmente sul Santuario del Portonaccio, uno dei complessi sacri più significativi dell’antica Etruria.

Le ricerche vengono condotte con un approccio multidisciplinare, con la direzione scientifica affidata a Luana Toniolo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e Laura Maria Michetti della Sapienza Università di Roma. Inoltre, la campagna di prospezioni geofisiche è coordinata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni della stessa università, evidenziando l’importanza di unire competenze diverse per ottenere risultati significativi.

Mappatura e tecnologie innovative

Uno degli obiettivi principali di questa fase di ricerca è la mappatura completa dei cunicoli sotterranei della città di Veio. Un team di esperti ha utilizzato rover dotati di tecnologie avanzate per esplorare le gallerie sotterranee e il sito del santuario. Questi strumenti, già utilizzati in ambito aerospaziale per l’esplorazione di ambienti complessi, sono stati adattati per il contesto archeologico, permettendo la navigazione e la raccolta di dati in spazi ristretti.

La direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Luana Toniolo, ha dichiarato che l’ente gestisce l’area sacra di Portonaccio da un anno e ha avviato progetti di valorizzazione e fruizione del Parco. Ha sottolineato l’importanza di queste ricerche, che utilizzano metodologie innovative, come la mappatura dei cunicoli, per approfondire la conoscenza di questo sito archeologico.

Strutture idrauliche e pratiche rituali

La nuova stagione di ricerche include anche la mappatura delle strutture idrauliche che si trovano nel sottosuolo dell’area sacra. Questo sistema complesso di canali, cisterne e pozzi collega il pianoro dei Campetti con la terrazza del Santuario di Portonaccio e la valle di Cannetaccio. Tra gli elementi di maggiore interesse spicca la grande piscina sacra, situata accanto al tempio di Apollo. Questa struttura rappresenta un’importante testimonianza delle pratiche rituali etrusche e fu successivamente riutilizzata in epoca romana, dopo la conquista di Veio nel 396 a.C.

La mappatura dei cunicoli e delle strutture idrauliche non solo offre preziose informazioni sul funzionamento della città etrusca, ma contribuisce anche a una comprensione più profonda delle pratiche culturali e religiose di questo antico popolo.

Il ruolo delle tecnologie avanzate

Tra le tecnologie utilizzate per queste ricerche, spicca il rover Magellano, progettato per l’esplorazione autonoma di ambienti sotterranei. Questo veicolo innovativo impiega un sistema di sospensioni ispirato all’architettura “rocker-bogie“, sviluppata dalla NASA per i rover delle missioni marziane. Durante le operazioni, Magellano è in grado di trasmettere immagini e dati in tempo reale tramite un ponte radio, consentendo un monitoraggio costante delle aree esplorate dall’esterno dei cunicoli.

Massimo Osanna, direttore generale Musei, ha evidenziato come il progetto di Veio si inserisca in un’azione più ampia della Direzione generale Musei, volta a sostenere programmi di ricerca nei siti archeologici italiani. L’uso di tecnologie all’avanguardia e di metodologie non invasive per la mappatura dei cunicoli rappresenta una novità assoluta per questo sito, dimostrando l’importanza della collaborazione tra musei, università e centri di ricerca.

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