Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana e Premio Nobel per la pace, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Israel Hayom, in cui ha condiviso la sua drammatica esperienza di isolamento. Da ben 15 mesi, la Machado vive in clandestinità , costretta a nascondersi a causa di un regime che ha messo in atto accuse infondate di terrorismo nei suoi confronti. Secondo le sue parole, la situazione è così grave che, se venisse catturata, rischierebbe di “sparire” nel nulla.
La situazione dei prigionieri politici
La Machado ha rivelato che oltre 900 prigionieri politici sono attualmente detenuti nelle carceri venezuelane e che migliaia di cittadini sono stati costretti a fuggire negli ultimi mesi per sfuggire alla repressione. Nonostante le difficoltà , la leader dell’opposizione ha sottolineato come la tecnologia le consenta di mantenere un contatto costante con migliaia di venezuelani sparsi nel mondo, permettendole di non sentirsi sola nella sua battaglia.
Determinazione per un futuro migliore
La politica ha espresso la sua determinazione, affermando di lavorare incessantemente per un futuro migliore per il suo Paese. Con una forte speranza nel cuore, ha dichiarato: “Sono certa che un giorno potrò tornare a camminare per le strade del mio Paese e abbracciare i miei figli e milioni di figli e figlie del Venezuela“. La sua testimonianza mette in luce non solo la sua resilienza, ma anche la difficile realtà che molti venezuelani devono affrontare quotidianamente.
