L’Autorità Nazionale Palestinese ha confermato la tragica morte di due adolescenti, entrambi di quindici anni, uccisi da colpi d’arma da fuoco israeliani nel pomeriggio del 3 marzo 2025. L’incidente è avvenuto nei pressi di Beit Omar, un villaggio situato a nord di Hebron, nella Cisgiordania meridionale, un’area da tempo teatro di tensioni e conflitti.
Identificazione delle vittime
Il ministero della Salute palestinese ha identificato le vittime come Bilal Bahaa Ali Baaran e Mohammad Mahmoud Abu Ayache, entrambi colpiti dai proiettili delle forze israeliane. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle circostanze esatte della loro morte, ma l’Autorità Nazionale Palestinese ha parlato di “martirio” in riferimento ai due ragazzi.
Dichiarazioni dell’esercito israeliano
In precedenza, l’esercito israeliano aveva dichiarato che i soldati attivi nella zona di Karmei Tzur, un insediamento ebraico situato nelle vicinanze di Beit Omar, avevano “eliminato due terroristi” che si apprestavano a compiere un attacco. Questa affermazione da parte delle forze israeliane ha generato ulteriori tensioni, considerando che la Cisgiordania è sotto occupazione israeliana dal 1967.
Reazioni e preoccupazioni
L’episodio ha sollevato una nuova ondata di indignazione e preoccupazione tra i palestinesi e le organizzazioni per i diritti umani, che denunciano frequentemente l’uso eccessivo della forza da parte delle forze israeliane. La situazione nella regione rimane fragile, con frequenti scontri tra le forze israeliane e i palestinesi, che continuano a lottare per la loro autodeterminazione e per la fine dell’occupazione.
Manifestazioni e attenzione internazionale
Le reazioni a questa tragica notizia sono state immediate, con manifestazioni di protesta e richieste di giustizia per i ragazzi uccisi. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione gli sviluppi nella regione, mentre il conflitto continua a mietere vittime tra i civili.
