Creare un film richiede un approccio ben strutturato e collaborativo. Si inizia con un’idea, si dialoga con i produttori, si prepara un pitch e si scrive la sceneggiatura. Questo processo, che coinvolge un’ampia gamma di professionisti, è il fulcro della nuova serie “Quelli che il cinema”, disponibile su RaiPlay e in programmazione dopo il Tg3 delle 12 a partire dal 22 dicembre 2025.
La presentazione della serie al centro sperimentale di cinematografia
La serie è stata presentata presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, un’importante istituzione nel panorama cinematografico italiano. Durante l’evento, Gabriella Buontempo, presidente del CSC, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un culmine delle celebrazioni per i novant’anni dell’ente. “Non mi stanco mai di ripetere che dal passato guardiamo al futuro ed è importante conservare la memoria e raccontarla”, ha dichiarato Buontempo, evidenziando l’importanza di trasmettere la storia del cinema alle nuove generazioni. La serie, attraverso i racconti di Andrea Piersanti e Federica Gentile, mira a ispirare i giovani a esplorare il settore cinematografico e a comprendere come funziona.
Un progetto di collaborazione con il mondo del cinema
Marcello Ciannamea, direttore dei Contenuti Digitali e Transmediali della Rai, ha descritto la docuserie come il primo passo di una collaborazione duratura con il CSC, focalizzandosi sull’aspetto artigianale e sui mestieri del cinema. “L’idea è quella di rispolverare e mettere a disposizione del pubblico di RaiPlay opere inedite o recentemente digitalizzate”, ha spiegato Ciannamea, sottolineando l’importanza di rendere accessibili al pubblico le opere cinematografiche e di valorizzare il lavoro dietro le quinte.
Volti noti del cinema italiano raccontano le loro esperienze
Tra i partecipanti alla serie figurano nomi illustri del cinema italiano, come Giuseppe Tornatore, Costanza Quatriglio, Pupi Avati e Marco Bellocchio. Quest’ultimo ha condiviso la sua esperienza al CSC, definendola fondamentale per la sua formazione. In un video, Bellocchio ha ricordato come, da giovane provinciale, abbia imparato non solo le tecniche cinematografiche, ma anche la cultura del cinema. La serie si propone di raccogliere e presentare queste testimonianze, offrendo così una visione autentica e formativa del mondo del cinema.
