Il Parlamento della Slovacchia ha recentemente approvato una legge che stabilisce un limite di velocità di 6 chilometri orari per l’uso di biciclette, monopattini, pattini e mezzi simili sui marciapiedi. Questa iniziativa, fortemente voluta dal governo del primo ministro Robert Fico, ha come obiettivo principale la riduzione degli incidenti e dei rischi per i pedoni nelle aree urbane. La nuova normativa entrerà in vigore il 1 gennaio 2026 e prevede sanzioni che possono arrivare fino a 100 euro per chi supera il limite stabilito. Tuttavia, la misura ha suscitato immediate critiche, con diverse associazioni che la considerano irrealistica, specialmente per quanto riguarda i ciclisti.
Dettagli sulla nuova legge e relative sanzioni
La legge, approvata dal Parlamento slovacco, si applica a tutti gli utenti di mezzi leggeri che transitano sui marciapiedi, inclusi pattini a rotelle, monopattini e skateboard. Il limite di 6 km/h si estende anche ai ciclisti, in particolare ai bambini di età inferiore ai 10 anni e agli adulti che li accompagnano. Secondo quanto comunicato dal ministero dell’Interno, i pedoni non saranno soggetti a restrizioni di velocità e potranno continuare a camminare o correre liberamente. Le violazioni della legge comporteranno multe fino a 100 euro, ma attualmente non sono stati forniti dettagli sui criteri di controllo, un aspetto che molti esperti considerano cruciale per l’applicazione efficace della normativa.
Motivazioni del governo e dati sulla sicurezza stradale
Il governo della Slovacchia giustifica la nuova soglia di velocità come un mezzo per diminuire il rischio di collisioni tra pedoni e altri utenti delle aree pedonali. L’esecutivo ha sottolineato l’importanza di rendere più sicuri i percorsi urbani, facendo riferimento a dati forniti dalla polizia, che nel 2024 hanno registrato 67 morti tra i pedoni e 22 vittime tra ciclisti e utenti di monopattini. Sebbene questi numeri siano simili a quelli di altri Paesi europei in proporzione alla popolazione, non è chiaro quanti di questi incidenti siano avvenuti sui marciapiedi. Questa mancanza di informazioni dettagliate alimenta il dibattito pubblico sull’efficacia della misura e sulla sua reale capacità di migliorare la sicurezza stradale.
Critiche delle associazioni: “Limite difficile da rispettare”
Le associazioni che promuovono la mobilità sostenibile hanno espresso forti obiezioni al limite di velocità, considerandolo impraticabile. Dan Kollar, presidente di Cyklokoalícia, ha descritto la normativa come “senza senso”, evidenziando che una velocità così bassa rende difficile mantenere l’equilibrio in bicicletta. Kollar ha anche sottolineato come il limite sarebbe facilmente superato anche dai bambini più piccoli, che sono autorizzati per legge a utilizzare i marciapiedi. Secondo il presidente, l’introduzione di una regola così restrittiva potrebbe portare a violazioni quotidiane, trasmettendo un messaggio sbagliato ai giovani. Analoghe critiche sono state sollevate da gruppi come Concerned Mothers, che hanno chiesto al presidente di non firmare la legge.
Incertezze sui controlli e applicazione della legge
Rimangono molte incognite riguardo alle modalità con cui le autorità slovacche intenderanno controllare il rispetto del limite di velocità. Non è chiaro se verranno utilizzati strumenti specifici per la misurazione della velocità o se il controllo sarà affidato esclusivamente al giudizio degli agenti di polizia. Alcuni esperti avvertono che la difficoltà tecnica nell’accertare violazioni così minime potrebbe generare incertezze nell’applicazione della normativa. Il dibattito continua, in attesa della firma definitiva e dell’entrata in vigore prevista per l’inizio del prossimo anno.
