La regista polacca Agnieszka Holland ha recentemente espresso preoccupazioni sul ruolo di Internet e dei social media nella società contemporanea, evidenziando come questi strumenti, che avrebbero dovuto promuovere la democratizzazione della comunicazione e dell’istruzione, abbiano invece contribuito a una profonda divisione sociale. Durante la sua partecipazione al CiakPolska Film Festival, tenutosi a Roma dal 1 al 5 marzo 2025, Holland ha condiviso le sue riflessioni in merito all’odio e alla paura che permeano il discorso pubblico attuale. L’evento si è svolto tra il Palazzo delle Esposizioni e Casa del Cinema, dove la cineasta ha presentato una monografia dedicata alla sua carriera.
Il nuovo lungometraggio di holland
Il nuovo lungometraggio di Holland, intitolato “Franz“, un ritratto anticonvenzionale di Franz Kafka interpretato da Idan Weiss, è previsto nelle sale italiane a marzo 2025. Il film è stato scelto come candidato ufficiale della Polonia per gli Academy Award 2026. La regista, classe 1948, ha sempre messo al centro del suo lavoro un profondo umanesimo, affrontando tematiche dolorose come la guerra e l’Olocausto, come dimostra il suo film “Europa Europa“, per il quale ha ricevuto una nomination all’Oscar nel 1992.
La questione dei migranti
Agnieszka Holland ha anche trattato la questione dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia, sottolineando il deterioramento della situazione e i respingimenti che sono stati in parte legalizzati. Questo tema è stato affrontato nel suo film “Green Border“, che ha ricevuto il premio speciale della giuria al Festival di Venezia nel 2023. La regista ha messo in guardia sui rischi per la democrazia, evidenziando come l’avanzamento della tecnologia e dell’intelligenza artificiale consenta una manipolazione delle opinioni pubbliche senza precedenti.
Il controllo dell’informazione
Holland ha paragonato la situazione attuale con quella del passato, quando Hitler utilizzava solo mezzi tradizionali come la stampa e la radio per diffondere propaganda. Oggi, con le nuove tecnologie, è molto più semplice diffondere notizie false e discorsi d’odio, creando un contesto di grande instabilità. La regista ha denunciato il fatto che l’informazione sia controllata da autocrati, grandi aziende tecnologiche e oligarchi, i quali esercitano un potere significativo sulla società.
Il futuro del cinema in europa
L’Europa, secondo Holland, si trova in una fase critica, avendo trascurato il rapido progresso tecnologico e le sue implicazioni. Nonostante ciò, ha affermato che il cinema rimane un’arte potente capace di affrontare questioni rilevanti. Tuttavia, ha avvertito che il denaro ha “corrotto” il settore cinematografico, rendendo difficile la produzione di opere che trattino temi attuali. I documentari, pur affrontando tali questioni, non hanno lo stesso impatto globale del cinema di finzione. Holland ha evidenziato che i film provocatori e controversi, che potrebbero sfidare le narrazioni predominanti, sono spesso ostacolati a livello finanziario, sia da investitori privati che da finanziamenti pubblici.
