Truffa sui Bitcoin: in Gran Bretagna condannata la “dea cinese del lusso”

Egidio Luigi

Novembre 12, 2025

Una donna di origine cinese, identificata come Zhimin Qian, è stata condannata a una pena di 11 anni e 8 mesi di carcere dalla giustizia britannica. L’udienza si è svolta il 15 gennaio 2025 presso la Southwark Crown Court di Londra, dove è stata riconosciuta colpevole di frodi e riciclaggio di denaro. La 47enne, fuggita dalla Cina, è accusata di aver orchestrato una vasta truffa in Bitcoin, coinvolgendo circa 128.000 vittime dal 2014.

Dettagli dell’operazione illecita

L’operazione illecita ha permesso a Qian di accumulare oltre 61.000 Bitcoin, il cui valore attuale supera i 6 miliardi di dollari. La truffa è stata condotta attraverso una società da lei gestita, situata a Tianjin, nella Cina nordorientale. I media l’hanno soprannominata la “dea della ricchezza”, in riferimento al suo stile di vita lussuoso e ostentato, frutto dei proventi della sua attività criminosa.

Impatto e significato della sentenza

Le autorità britanniche hanno descritto la vicenda come una delle più significative frodi legate alle criptovalute, evidenziando la complessità dell’operazione e il numero elevato di persone danneggiate. La sentenza rappresenta un passo importante nella lotta contro le frodi finanziarie legate alle criptovalute, un fenomeno in crescita che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine a livello globale.

Un passo verso la giustizia

La condanna di Zhimin Qian segna un momento cruciale nella giustizia penale britannica, con l’obiettivo di dissuadere altre potenziali frodi nel settore delle criptovalute e di proteggere i consumatori da simili inganni in futuro.

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