Siria: rubate statue romane di valore storico dal museo di Damasco

Marianna Perrone

Novembre 12, 2025

Nella notte del 12 novembre 2025, alcune preziose statue di epoca romana sono state rubate dal Museo Nazionale di Damasco, in Siria. La notizia è stata confermata dal Ministero dell’Interno siriano, che non ha fornito ulteriori dettagli sull’incidente. Questo furto avviene in un periodo delicato per il museo, che ha riaperto al pubblico solo nei mesi scorsi dopo una lunga chiusura dovuta ai cambiamenti politici avvenuti un anno fa.

Il museo nazionale di damasco e la sua riapertura

Il Museo Nazionale di Damasco, considerato uno dei più importanti musei della Siria, ha una lunga storia e ospita una vasta collezione di reperti archeologici che raccontano la ricca eredità culturale del paese. Dopo un periodo di chiusura, il museo ha riaperto le porte al pubblico, ma in modo graduale. Attualmente, solo il primo piano, dedicato all’arte classica, è accessibile ai visitatori. Questa riapertura è stata accolta con entusiasmo dalla comunità locale e dai turisti, desiderosi di esplorare il patrimonio culturale siriano.

Tuttavia, il furto avvenuto nella notte ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei beni culturali nel paese. Le statue rubate appartenevano a una sezione del museo che esponeva rarità di origine ellenistica e bizantina, rendendo il furto non solo un attacco al museo, ma anche un colpo alla storia e all’identità culturale della Siria.

Le implicazioni del furto

Questo furto rappresenta un grave danno per la conservazione del patrimonio culturale siriano, già messo a dura prova negli ultimi anni a causa del conflitto e delle instabilità politiche. La perdita di opere d’arte di valore inestimabile non solo impoverisce il museo, ma ha anche ripercussioni negative sulla reputazione della Siria come meta turistica e centro culturale. Gli esperti temono che le statue rubate possano finire nel mercato nero dell’arte, rendendo difficile il loro recupero.

Inoltre, l’incidente evidenzia la necessità di un maggiore impegno nella protezione dei siti culturali e delle opere d’arte. La comunità internazionale è chiamata a prestare attenzione e a sostenere gli sforzi per salvaguardare il patrimonio culturale in situazioni di crisi. Le autorità siriane dovranno ora intensificare le misure di sicurezza all’interno del museo e sviluppare strategie per prevenire futuri furti.

La risposta della comunità e delle autorità

Dopo la notizia del furto, la comunità artistica e culturale ha espresso la propria indignazione e preoccupazione. Diverse organizzazioni non governative e istituzioni culturali internazionali hanno offerto il loro supporto per aiutare la Siria a proteggere e recuperare il proprio patrimonio. Le autorità siriane, dal canto loro, hanno avviato un’indagine per identificare i colpevoli e recuperare le opere d’arte rubate.

Questo episodio mette in evidenza l’importanza di una cooperazione internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale, in particolare in contesti di conflitto. La comunità globale deve unirsi per garantire che opere d’arte e reperti storici non vengano sottratti o distrutti, ma preservati per le generazioni future.

Il furto delle statue romane dal Museo Nazionale di Damasco rappresenta un triste capitolo nella storia della conservazione culturale in Siria e un richiamo all’azione per tutti coloro che si occupano della protezione del patrimonio artistico.

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