La polizia britannica ha reso pubbliche le immagini dell’arresto di Zhimin Qian, una donna cinese di 47 anni, nota come “la regina delle cripto”. Qian è stata condannata a 11 anni di reclusione per aver orchestrato una truffa che ha coinvolto oltre 128mila vittime, accumulando un bottino di circa 5 miliardi di sterline. L’operazione fraudolenta si è svolta tra il 2014 e il 2017 e si basava su un sistema piramidale incentrato sui Bitcoin, che ha permesso alla truffatrice di condurre una vita di lusso in Europa. Anche se l’arresto è avvenuto nel 2024, il video che documenta l’intervento delle forze dell’ordine è stato diffuso solo dopo la sentenza.
Dettagli dell’operazione fraudolenta
Zhimin Qian ha messo in piedi un sofisticato schema di truffa che ha sfruttato la crescente popolarità delle criptovalute. Utilizzando promesse di alti rendimenti sugli investimenti in Bitcoin, ha attratto un gran numero di investitori, molti dei quali erano ignari del fatto che si trattasse di una truffa. La donna ha utilizzato tecniche di marketing aggressive e ha creato un’immagine di successo, facendosi chiamare “esperta di cripto”, per guadagnare la fiducia delle persone.
Il sistema piramidale si è rivelato insostenibile e, man mano che il numero di nuovi investitori diminuiva, Qian ha iniziato a utilizzare i fondi dei nuovi partecipanti per pagare i rendimenti promessi a quelli più anziani. Questa strategia ha portato a un crollo inevitabile, lasciando migliaia di persone senza i loro risparmi. La polizia ha avviato un’indagine nel 2017, ma Qian è riuscita a fuggire in Europa, dove ha continuato a vivere in modo sontuoso.
La cattura e il processo
L’arresto di Zhimin Qian è avvenuto nel 2024, dopo un lungo lavoro di indagine da parte della polizia britannica e delle autorità internazionali. Grazie alla cooperazione tra diverse agenzie di sicurezza, la donna è stata localizzata e arrestata in un appartamento di lusso. Durante il processo, sono emerse prove schiaccianti della sua colpevolezza, inclusi documenti e testimonianze di molte delle sue vittime.
Il tribunale ha ascoltato le storie di chi ha perso tutto a causa della truffa, evidenziando l’impatto devastante che le azioni di Qian hanno avuto sulla vita di molte persone. La sentenza di 11 anni è stata accolta con soddisfazione da coloro che hanno subito danni, ma molti si chiedono se questa pena sia sufficiente a riparare il danno subito.
Implicazioni e reazioni
La vicenda di Zhimin Qian ha sollevato un acceso dibattito sulla regolamentazione delle criptovalute e sulla necessità di proteggere gli investitori da schemi fraudolenti. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di una maggiore vigilanza nel settore delle criptovalute, dove la mancanza di regolamentazione può portare a situazioni di abuso e truffa.
In risposta a questa vicenda, diversi gruppi di difesa dei consumatori stanno chiedendo misure più severe per garantire la sicurezza degli investitori. La storia di Qian serve da monito per chi si avvicina al mondo delle criptovalute, mettendo in evidenza l’importanza di fare ricerche approfondite e di essere cauti di fronte a promesse di guadagni facili.
