La gentilezza come soft power: la Spagna in testa alla classifica europea

Egidio Luigi

Novembre 12, 2025

Gli italiani, storicamente noti per la loro natura socievole e accogliente, sembrano aver subito un cambiamento in questo aspetto, come evidenziato dalla recente indagine “The State of Kindness in Europe”. Questa ricerca, condotta da Sanrio, azienda giapponese famosa per la creazione di Hello Kitty, in collaborazione con l’Istituto YouGov, ha coinvolto cinque nazioni europee: Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. I risultati sono stati pubblicati in coincidenza con la Giornata Mondiale della Gentilezza, celebrata il 13 novembre 2025.

La ricerca e i suoi risultati

Condotta nel mese di ottobre 2025, l’indagine ha analizzato l’impatto e la diffusione dei gesti di gentilezza nella vita quotidiana, nonché le emozioni ad essi collegate. I dati rivelano che per il 71% dei cittadini europei, la gentilezza è un’esperienza quasi quotidiana, con il 69% degli italiani che ha vissuto atti di gentilezza nell’ultima settimana, attraverso piccoli gesti significativi. Nella classifica europea, la Spagna si distingue come il Paese più gentile, con un punteggio del 76%, seguita dal Regno Unito (71%), dalla Germania e dalla Francia (entrambi al 70%) e, infine, dall’Italia, che si posiziona al quinto posto con il 69%. Nonostante questa posizione, un notevole 95% degli italiani associa la gentilezza a sentimenti positivi, evidenziando come atti gentili possano migliorare l’umore (49%), suscitare calma (35%) e generare gratitudine (34%). Questo fenomeno è noto come warm-glow effect, ovvero la sensazione di benessere derivante dal compiere buone azioni.

Il valore della gentilezza in Italia

Un aspetto distintivo della cultura italiana emerge chiaramente dalla ricerca: la gentilezza è fortemente legata alle relazioni e al benessere emotivo degli altri. Essa si fonda su empatia, ascolto e disponibilità a supportare i propri cari. Gli italiani si distinguono per la loro propensione a fare complimenti (55%), offrire supporto in momenti difficili (54%) e chiedere “Come stai?” (53%). Le donne, in particolare, si dimostrano più sensibili alle emozioni e alle relazioni, con una percentuale del 64% nel fornire supporto emotivo attraverso gesti come ascolto e abbracci.

Un dato interessante riguarda i destinatari dei gesti di gentilezza: la famiglia è considerata da molti italiani al pari degli amici, entrambi indicati dal 43% degli intervistati. Questo è significativo, considerando che l’attenzione verso la famiglia risulta inferiore rispetto alla media europea (54%). In Francia e Spagna, invece, il 64% degli intervistati considera la famiglia come il principale destinatario di atti gentili.

Le generazioni e la gentilezza

In merito alle generazioni più anziane, il 30% degli italiani afferma di compiere gesti gentili nei loro confronti, un dato in linea con la media europea (32%). Questo mette in luce come l’Italia continui a valorizzare il dialogo tra generazioni, riconoscendo negli anziani una risorsa preziosa da cui imparare. I giovani, in particolare, mostrano una maggiore attenzione verso i partner, con punte del 33% tra i 18 e i 34 anni e del 32% tra i 35 e i 44 anni, rispetto a una media italiana del 22%.

Un altro dato rilevante è che il 28% degli italiani pratica la gentilezza anche online, attraverso messaggi di supporto e commenti positivi, in netta contrapposizione con il fenomeno dell’hate speech che imperversa sul web. Tuttavia, gli italiani si trovano ultimi in Europa per quanto riguarda i gesti concreti (30% contro il 50% della media europea) e le attività legate alla comunità (14% contro il 19% della media UE5).

Un futuro di gentilezza

Un aspetto positivo emerso dalla ricerca è che sempre più intervistati credono che la gentilezza possa ispirare gli altri a compiere gesti simili, generando un effetto virtuoso. Questo trend è particolarmente forte in tre dei cinque Paesi analizzati: Germania (30%), Italia (24%) e Regno Unito (23%). Questi risultati offrono una visione ottimistica di una Europa sempre più basata su valori come amicizia, rispetto, empatia e positività, principi che Hello Kitty rappresenta da sempre.

La ricerca, promossa da Sanrio, ha portato al lancio della campagna “Hello Kitty, Hello Kindness”, sottolineando l’importanza della gentilezza come valore fondamentale. Dal 1974, Hello Kitty incarna questa filosofia attraverso un linguaggio universale e inclusivo, diventando un simbolo della cultura ‘kawaii’ e della cultura giapponese, rappresentando un soft power positivo.

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