Inferno al Bataclan: il docufilm su Rete 4 per il decennale della strage

Egidio Luigi

Novembre 12, 2025

Un agente di polizia, uscendo dal Bataclan, ha descritto il luogo del massacro come un vero e proprio “Inferno di Dante”. Nonostante l’orrore vissuto, David, uno dei sopravvissuti, ha affermato con determinazione: “Non mi hanno rubato l’anima”. A dieci anni dalla strage del 13 novembre 2015, Retequattro rende omaggio alle vittime attraverso il documentario in prima visione assoluta dal titolo Inferno al Bataclan – 13 novembre 2015. Questo docufilm, prodotto in Francia, si distingue per la sua narrazione sobria e meticolosa, che racconta gli eventi attraverso le testimonianze di chi è riuscito a sopravvivere.

Il racconto della tragedia

Il documentario, intitolato Pris au piège – Le 13 novembre 2015, è stato realizzato da Frédéric Tonolli e David Fritz Goeppinger. Quella notte, apparentemente tranquilla, si trasforma rapidamente in un incubo, con una lotta per la vita che si prolunga per ore. Le testimonianze di David, Nicolas, Émilie e Sébastien offrono uno sguardo ravvicinato su come abbiano affrontato il caos, le decisioni cruciali e i pericoli che hanno dovuto affrontare. David, in particolare, scopre risorse insperate per aiutare Émilie, dimostrando il coraggio e la resilienza umana in una situazione disperata.

Durante il concerto della band Eagles of Death Metal, mentre eseguono la canzone Kiss the Devil, un commando armato dell’ISIS, composto da Ismaël Omar Mostefaï, Samy Amimour e Foued Mohamed-Aggad, inizia a sparare sulla folla e sui musicisti all’interno del famoso teatro parigino. L’attacco ha inizio alle 21.47 e si conclude solo alle 00.58, quando le forze speciali B.R.I. (Brigade de Recherche et d’Intervention) e R.A.I.D. (Recherche, assistance, intervention, dissuasion) riescono a mettere fine all’assalto.

Le conseguenze dell’attacco

Il bilancio finale è drammatico: 90 vittime e numerosi feriti, con molti sopravvissuti che dovranno affrontare il disturbo post traumatico da stress. Mentre il massacro al Bataclan si svolge, Parigi è colpita da una serie di attentati che interessano i primi tre arrondissement e lo Stade de France a Saint-Denis, nella regione dell’ÃŽle-de-France. Il commando, composto da almeno dieci persone, è responsabile di tre esplosioni nei pressi dello stadio e sei sparatorie in diverse zone della capitale francese.

In totale, le vittime degli attentati ammontano a 130, con 413 feriti, di cui 99 in condizioni gravi. Questo evento segna la più sanguinosa aggressione sul suolo francese dalla Seconda guerra mondiale e rappresenta il secondo atto terroristico più grave nell’Unione europea, dopo gli attentati dell’11 marzo 2004 a Madrid. Durante una conferenza stampa, il presidente francese François Hollande dichiara lo stato di emergenza in tutto il paese e annuncia la chiusura temporanea delle frontiere, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di garantire la sicurezza nazionale.

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