Grecia: la bandiera palestinese esposta a 850 metri nella gola di Vikos

Egidio Luigi

Novembre 12, 2025

Due atleti hanno compiuto un’azione audace e simbolica mercoledì 12 novembre 2025, sulle montagne del nord-ovest della Grecia. I due scalatori hanno attraversato la gola di Vikos camminando su una fune tesa a un’altezza di 850 metri, mentre esponevano una grande bandiera palestinese. Questo gesto è stato concepito come un atto di solidarietà verso la popolazione di Gaza, in un momento di crescente tensione e conflitti nella regione.

Il contesto dell’azione

L’evento ha avuto luogo in un periodo di forte attenzione internazionale verso la situazione in Gaza, dove le difficoltà umanitarie sono state amplificate da recenti escalation di violenza. I due scalatori, i cui nomi non sono stati resi noti, hanno deciso di utilizzare la loro abilità e visibilità per portare alla ribalta la causa palestinese. La camminata sulla fune, lunga un chilometro, è stata ripresa in un video che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social media, diventando virale tra i sostenitori della causa.

La gola di Vikos, nota per le sue spettacolari formazioni rocciose e panorami mozzafiato, ha fornito uno sfondo drammatico per questo atto di coraggio. La scelta di questo luogo non è casuale; il suo isolamento e la sua bellezza naturale hanno accentuato il messaggio di unità e resistenza che i due atleti volevano trasmettere. L’azione è stata accolta con entusiasmo da molti attivisti e sostenitori, che hanno visto in essa un simbolo di speranza e determinazione.

Reazioni e impatto mediatico

Il video dell’impresa ha attirato l’attenzione di diverse piattaforme di informazione e attivismo, contribuendo a diffondere il messaggio di solidarietà. I commenti sui social media sono stati variegati, con molti utenti che hanno elogiato il coraggio degli scalatori e la loro scelta di utilizzare una forma di sport estremo per sensibilizzare su una questione così delicata. Altri, invece, hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza dell’azione e sull’opportunità di un gesto così pubblico in un contesto di conflitto.

Nonostante le critiche, l’azione ha avuto il merito di portare alla luce il tema delle difficoltà vissute dalla popolazione di Gaza. Molti attivisti hanno sottolineato come gesti simbolici come questo possano contribuire a mantenere viva l’attenzione su questioni di giustizia sociale e diritti umani, specialmente in un momento in cui le notizie possono facilmente essere oscurate da altri eventi.

Il significato della solidarietà attraverso lo sport

L’atto di camminare su una fune sospesa nel vuoto ha rappresentato non solo un’impresa atletica, ma anche un potente simbolo di resilienza e solidarietà. Gli sportivi hanno spesso utilizzato le loro piattaforme per esprimere supporto a diverse cause sociali. Questo gesto si inserisce in una lunga tradizione di atleti che si sono fatti portavoce di battaglie per i diritti umani, utilizzando la loro visibilità per generare consapevolezza.

La scelta di una bandiera palestinese, in questo contesto, ha un significato profondo, rappresentando non solo un sostegno alla popolazione di Gaza, ma anche un richiamo alla pace e alla giustizia. La combinazione di sport e attivismo ha il potere di raggiungere un pubblico vasto e diversificato, trasformando un gesto atletico in un messaggio universale di speranza e unità.

L’azione dei due scalatori è quindi un esempio di come lo sport possa andare oltre la mera competizione, diventando un veicolo per il cambiamento sociale e la sensibilizzazione su temi cruciali.

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