Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica Francese, ha affrontato i giudici il 25 gennaio 2025, durante un’udienza che ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Nel corso dell’udienza, ha avuto modo di esprimere la sua posizione riguardo alle accuse che lo vedono coinvolto, definendo la sua attuale detenzione nel carcere di La Santé come “un incubo”.
Le dichiarazioni di Sarkozy
Sarkozy ha preso la parola per ribadire con fermezza la sua innocenza, affermando: “Voglio che ci si convinca di una cosa: non ho mai avuto l’idea folle di chiedere al signor Gheddafi qualsiasi finanziamento“. Con queste parole, l’ex presidente ha respinto le accuse di aver ricevuto fondi libici, sostenendo di non riconoscere alcuna responsabilità per i reati di cui è accusato. Ha aggiunto di aver sempre collaborato con la giustizia, rispondendo “scrupolosamente a tutte le convocazioni” del tribunale e assicurando di non rappresentare un rischio di fuga.
La vita in carcere
Durante il suo intervento, Sarkozy ha descritto la vita nel carcere di La Santé come una prova estremamente difficile. “Non avrei potuto immaginare di raggiungere i 70 anni per conoscere il carcere”, ha dichiarato, evidenziando il peso di questa esperienza. Ha continuato a raccontare che “questa prova mi è stata imposta: l’ho vissuta. È dura, molto dura. Lascia il segno su ogni prigioniero perché è estenuante”. Nonostante la gravità delle accuse, ha affermato che tre settimane di detenzione non avrebbero cambiato il suo atteggiamento nei confronti della situation.
Sarkozy ha sottolineato il suo legame con la Francia, affermando: “Sono francese, signor Presidente, la mia famiglia è in Francia. E rispetterò tutti gli obblighi che mi sono stati imposti”. La sua detenzione attuale è il risultato di una condanna a 5 anni di carcere per associazione a delinquere, una vicenda che continua a suscitare dibattito e interesse sia in Francia che all’estero.