Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha escluso l’ipotesi di elezioni anticipate. Nonostante la recente rottura del partito indipendentista catalano Junts per Catalunya con l’esecutivo di minoranza progressista Psoe-Sumar, Sanchez ha dichiarato di voler portare a termine la legislatura attuale. In un’intervista rilasciata oggi, 25 gennaio 2025, al quotidiano El Pais, il leader socialista ha affermato: “Nel 2027 mi ricandiderò per la rielezione”.
Situazione politica attuale
Sanchez ha riconosciuto la “complessità parlamentare” che caratterizza l’attuale situazione politica, ma ha sottolineato che tale complessità “può essere allineata con il buon governo”. Ha messo in evidenza i risultati “economici e sociali” ottenuti negli ultimi sette anni, evidenziando come questi possano rappresentare un fondamento solido per il futuro.
Risposta alle elezioni anticipate
Interrogato sulla possibilità di elezioni anticipate, Sanchez ha risposto chiaramente: “Non siamo in questa situazione”. Ha ribadito di aver rispettato gli accordi di investitura con le forze politiche che hanno espresso fiducia nel proprio governo nel novembre 2023, inclusi i rappresentanti di Junts. Ha anche sottolineato l’impegno a realizzare accordi che non dipendono direttamente dall’esecutivo, come il riconoscimento del catalano e delle altre lingue co-ufficiali spagnole come lingue ufficiali del Parlamento Europeo.
Negoziati e dialogo con Berlino
Per raggiungere questi obiettivi, Sanchez ha confermato che sono in corso negoziati con Berlino, evidenziando la presenza di “un dialogo fluido e una volontà chiara” di normalizzare definitivamente la situazione politica in Catalogna. Ha inoltre assicurato di non rinunciare a portare avanti gli accordi stabiliti a Bruxelles con il partito di Carles Puigdemont, dimostrando così una determinazione a mantenere aperti i canali di comunicazione e collaborazione con le forze indipendentiste catalane.