“Nel linguaggio delle Brigate Ezzedin al-Qassam non esiste il concetto di resa o di capitolazione al nemico. I mediatori devono trovare un accordo che garantisca la continuazione del cessate il fuoco”. Queste sono le parole espresse dall’ala militare di Hamas, riportate dal Times of Israel, mentre circa 150 miliziani si trovano intrappolati nei tunnel di Rafah, un’area sotto il controllo dell’esercito israeliano.
Ritardi nella consegna del corpo
Le notizie trapelate indicano che il ritardo nella consegna del corpo del soldato Hadar Goldin, che Hamas afferma di aver recuperato ieri a Rafah, è connesso alle trattative in corso per consentire l’uscita dei miliziani verso una zona di Gaza non controllata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF).
Restituzione del corpo di un ostaggio
Nel frattempo, Channel 12 ha comunicato che nel primo pomeriggio avverrà la restituzione del corpo di un ostaggio israeliano. Tuttavia, l’emittente non ha specificato se si tratti della salma del soldato Goldin. Israele ha già dichiarato che considera il ritardo nel trasferimento delle spoglie del soldato come una violazione dell’accordo di cessate il fuoco.
