Le tre giovani coinvolte nel presunto piano di attacco si sarebbero incontrate almeno una volta durante la fase preparatoria, un dettaglio che ha suscitato l’attenzione degli inquirenti e ha alimentato l’ipotesi di un intento concreto di agire. Tuttavia, i legali delle ragazze invitano a mantenere un atteggiamento cauto. “L’istruttoria sarà fondamentale per separare ciò che è veritiero da ciò che non lo è. È essenziale diffidare di conclusioni troppo affrettate“, ha affermato Thibault Bailly, avvocato della ventunenne, che presenta una disabilità motoria e un trascorso da senzatetto.
Dettagli sul caso
Jean-Baptiste Riolacci, legale della più giovane tra le tre, ha descritto la sua assistita come “una ragazza molto immatura“, sottolineando che le affermazioni contestate potrebbero rappresentare “più il prodotto di vane e infelici fantasie di una giovane isolata piuttosto che una reale minaccia terroristica”. Questa dichiarazione mette in evidenza la complessità del caso e la necessità di un’analisi approfondita delle circostanze e delle motivazioni delle ragazze coinvolte. Gli avvocati sembrano voler sottolineare l’importanza di non precipitarsi a giudizi definitivi, in attesa che l’istruttoria faccia chiarezza sulla situazione.
