Il maestro Giuseppe Vessicchio è deceduto oggi, 23 gennaio 2025, presso l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma. Il noto direttore d’orchestra era ricoverato in rianimazione a causa di una grave polmonite interstiziale, che ha subito un rapido aggravamento. La direzione dell’ospedale ha comunicato che Vessicchio ha affrontato “complicanze severe” e la famiglia ha richiesto il massimo riserbo in questo momento difficile.
Funerali privati
I funerali del maestro si svolgeranno in forma strettamente privata, rispettando così la volontà dei familiari.
Carriera musicale
Giuseppe Vessicchio, nato a Napoli il 17 marzo 1956, è stato un compositore e arrangiatore di grande talento, apprezzato nel panorama musicale italiano. La sua carriera è stata caratterizzata da una straordinaria sensibilità musicale e dalla capacità di fondere tradizione e innovazione. Vessicchio è particolarmente noto per il suo ruolo di direttore d’orchestra al Festival di Sanremo, dove ha conquistato il cuore del pubblico.
Collaborazioni e successi
Nel corso della sua carriera, ha collaborato con artisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Zucchero e Ornella Vanoni. Vessicchio ha vinto il Festival di Sanremo per quattro volte come direttore d’orchestra: nel 2000 con gli Avion Travel per il brano “Sentimento”, nel 2003 con Alexia per “Per dire di no”, nel 2010 con Valerio Scanu per “Per tutte le volte che” e nel 2011 con Roberto Vecchioni per “Chiamami ancora amore”.
Progetti e insegnamento
Oltre ai successi nel mondo della musica leggera, Vessicchio ha diretto anche eventi di grande prestigio, come un omaggio a John Lennon al Cremlino. È stato anche il fondatore e direttore del progetto “Rockin’1000”, la più grande rock band del mondo. Negli ultimi anni, ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e insegnante nel talent show “Amici” di Maria De Filippi, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artisti.
Un futuro atteso
In un futuro prossimo, Vessicchio era atteso per un tour teatrale con Ron, intitolato “Ecco che incontro l’anima”, segnando così la loro prima collaborazione dal vivo. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo della musica italiana, dove il suo talento e la sua passione per l’arte hanno lasciato un segno indelebile.
