La polizia spagnola ha compiuto un’importante operazione, arrestando 13 individui sospettati di far parte della banda venezuelana Tren de Aragua. Questa azione, avvenuta nel mese di aprile 2025, è stata finalizzata a smantellare una cellula operante all’interno delle carceri, identificata come organizzazione terroristica straniera dal governo degli Stati Uniti. Tren de Aragua è stata oggetto di attacchi militari da parte dell’amministrazione Trump, mirati a combattere il traffico di droga nel Pacifico orientale e nei Caraibi, oltre a misure repressive contro l’immigrazione.
Dettagli dell’operazione
Nel corso dei raid condotti dalla polizia, sono stati smantellati due laboratori clandestini utilizzati per la produzione di tusi, una sostanza composta da una miscela di cocaina, MDMA e ketamina. Sono state inoltre sequestrate varie droghe sintetiche e cocaina. Questi arresti sono il risultato di un’indagine avviata lo scorso anno, dopo che il fratello di Niño Guerrero, leader della banda, era stato arrestato a Barcellona in base a un mandato di arresto internazionale.
Origini e sviluppo della banda
La banda Tren de Aragua è emersa in Venezuela oltre dieci anni fa, all’interno di una prigione nota per ospitare criminali violenti nello stato centrale di Aragua. Da allora, l’organizzazione ha conosciuto un’espansione significativa, in particolare negli ultimi anni, coincidente con l’emigrazione di oltre 7,7 milioni di venezuelani verso altri paesi dell’America Latina, Stati Uniti e Spagna. La crescita della banda è stata alimentata dalla crisi socio-economica che ha colpito il Venezuela, portando molti a cercare fortuna all’estero.
Luoghi degli arresti
Gli arresti delle 13 persone sospettate sono stati effettuati in diverse città spagnole, tra cui Barcellona, Madrid, Girona, La Coruña e Valencia. Queste operazioni segnalano un impegno crescente da parte delle autorità spagnole nella lotta contro il crimine organizzato e il traffico di droga, evidenziando la portata internazionale delle attività di Tren de Aragua. La polizia continua a monitorare le attività della banda, con l’obiettivo di prevenire ulteriori crimini e garantire la sicurezza pubblica.