Legale diciottenne sotto accusa per il suicidio: ‘non era possibile patteggiare’

Marianna Perrone

Novembre 6, 2025

Il 22 gennaio 2025, la Corte d’assise di Roma si preparerà ad affrontare un caso di grande rilevanza, coinvolgendo un diciottenne accusato di istigazione al suicidio in relazione alla morte di Andrea Prospero. L’avvocato difensore, Alessandro Ricci, ha chiarito che, in questa fase del procedimento, non era praticabile un nuovo patteggiamento. Le uniche opzioni disponibili erano il giudizio abbreviato o l’immediato, e la scelta è ricaduta su quest’ultima.

Le condizioni del giovane

Le condizioni del giovane sono state oggetto di discussione durante la conferenza stampa tenutasi nei pressi del tribunale. Ricci ha dichiarato che il suo assistito “sta bene” e ha espresso il desiderio di riprendere gli studi. Questo aspetto è stato sottolineato dall’avvocato come un segnale positivo, sebbene abbia avvertito che la situazione psicologica del ragazzo rimane molto delicata. “È fondamentale rispettare le priorità in un contesto così complesso”, ha affermato Ricci.

Attenzione sull’ordinanza del giudice

Il legale ha poi richiamato l’attenzione sull’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari (gip), che aveva respinto la richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare. “A mio avviso, la questione non riguardava questa fase del processo”, ha commentato. Il rifiuto di rendere interrogatorio è stato considerato una scelta strategica difensiva. Ricci ha ritenuto inappropriato che la mancata richiesta di riprendere gli studi fosse evidenziata in un provvedimento relativo alla misura cautelare.

Possibilità di un futuro patteggiamento

Riguardo alla possibilità di un futuro patteggiamento, l’avvocato non ha escluso questa opzione. Ha ricordato che il codice consente di presentare nuovamente questa richiesta anche durante il dibattimento. “Valuteremo attentamente se e quando procedere in tal senso”, ha concluso Ricci, lasciando aperte le porte a future trattative nell’ambito del procedimento legale.

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