Molte assenze caratterizzano l’apertura della COP30, in programma domani, 7 maggio 2025, a Belém, una località situata alle porte dell’Amazzonia brasiliana. Tra i leader che non parteciperanno, spiccano i nomi del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e del presidente cinese, Xi Jinping. Anche diversi capi di Stato e di governo europei, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni, non saranno presenti; quest’ultima sarà rappresentata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Le conferme e i partecipanti
Non mancano tuttavia le conferme di partecipazione, come quella del presidente francese, Emmanuel Macron, e del premier britannico, Keir Starmer. La loro presenza evidenzia l’importanza attribuita dai leader europei ai temi legati alla sostenibilità e alla lotta contro il cambiamento climatico. La COP30 si preannuncia quindi come un’importante occasione di dialogo e confronto su questioni ambientali cruciali.
Il premio Earthshot e l’interesse britannico per l’ambiente
A testimonianza dell’impegno britannico in ambito ambientale, il principe di Galles si trova attualmente a Rio de Janeiro, dove parteciperà alla cerimonia di assegnazione del premio Earthshot. Questo riconoscimento è dedicato a progetti innovativi e sostenibili che affrontano le sfide ambientali globali. La presenza del principe, che ha trascorso tre giorni in Brasile per promuovere iniziative ecologiche, sottolinea l’importanza di un approccio globale e collaborativo nella lotta per la salvaguardia del pianeta.
La COP30, quindi, si presenta come un palcoscenico di rilevanza internazionale, nonostante le defezioni di alcuni leader chiave. Gli eventi che si svolgeranno a Belém potrebbero avere un impatto significativo sulle politiche climatiche future e sulla cooperazione internazionale in materia di sostenibilità.