In Francia, la recente scoperta di presunte bambole gonfiabili con sembianze di bambine in vendita sulla piattaforma Shein ha suscitato un’ondata di proteste e indignazione. Il noto gigante asiatico della fast-fashion, già oggetto di sanzioni in passato per pratiche commerciali illegali, è stato convocato a rispondere in Parlamento a Parigi. Il ministro dell’Economia, Roland Lescure, ha espresso fermezza, annunciando che, se la piattaforma dovesse continuare a vendere questi oggetti considerati pedopornografici, richiederà il divieto di operare in Francia.
Misure del governo francese
Lescure ha sottolineato l’importanza di proteggere i minori e ha dichiarato che il governo prenderà misure severe contro tali pratiche. “Se questi comportamenti verranno ripetuti, abbiamo il diritto, e lo chiederò, di vietare l’accesso della piattaforma Shein al mercato francese”, ha affermato, evidenziando la determinazione del governo a tutelare i diritti dei cittadini.
Dibattito pubblico e regolamentazione
La questione ha sollevato un ampio dibattito pubblico, con gruppi di attivisti e cittadini che chiedono una maggiore regolamentazione delle vendite online, in particolare per quanto riguarda prodotti che possono essere considerati offensivi o dannosi per i minori. La situazione ha spinto anche altre autorità a rivalutare le politiche di controllo e monitoraggio delle piattaforme di e-commerce, per garantire che non vengano commercializzati articoli inappropriati.
Reazioni e futuro della questione
Shein ha dichiarato di aver già ritirato le bambole dalla propria piattaforma, ma le reazioni continuano a essere forti. La società dovrà affrontare non solo la pressione del governo francese, ma anche la crescente attenzione dei media e dell’opinione pubblica, che chiedono un impegno più serio contro la vendita di prodotti che possano essere interpretati come una forma di sfruttamento. La questione rimane aperta e continuerà a essere monitorata, mentre il Parlamento si prepara a discutere le possibili azioni da intraprendere.
