Il cavo sottomarino per la fibra ottica Medusa ha fatto il suo ingresso a Biserta, segnando un importante traguardo per la Tunisia, ora il primo paese africano a connettersi alla nuova dorsale mediterranea di ultima generazione. Questa operazione è stata realizzata in collaborazione con Orange Tunisie, all’interno dell’infrastruttura di approdo della città situata nel nord della Tunisia.
Il progetto Medusa e la sua importanza
Il progetto Medusa, sostenuto dall’Unione Europea, rappresenta un sistema neutrale e indipendente destinato a interconnettere le sponde europee e nordafricane del Mediterraneo. Tra i punti di approdo inclusi nel progetto figura Biserta. La dorsale è progettata per migliorare la capacità , la ridondanza e la resilienza del traffico dati tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. A inizio ottobre, Orange ha già realizzato il primo approdo europeo del sistema a Marsiglia, avviando così la fase operativa del progetto.
Il segmento iniziale che collega Marsiglia a Biserta si estende per circa 1.050 chilometri e costituisce un corridoio ad alta capacità e bassa latenza tra la Tunisia e l’Europa. Tunisie Telecom, operatore tunisino, ha già firmato un accordo per un collegamento in fibra dedicato tra Biserta e Marsiglia, con una capacità di 20 Tbps. La messa in servizio della tratta occidentale è prevista tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, e questa capacità aggiuntiva è destinata a soddisfare le esigenze di traffico di operatori, aziende e della pubblica amministrazione.
Dettagli sul progetto e le sue prospettive future
Il progetto Medusa Mediterranean, gestito dalla società Medusa Submarine Cable System, avrà una lunghezza complessiva di circa 8.700 chilometri e collegherà una dozzina di Paesi del Mediterraneo, con ulteriori estensioni già annunciate. Questa iniziativa si inserisce nel contesto dei progetti sostenuti dall’Unione Europea, finalizzati a migliorare la connettività trans-mediterranea.
L’arrivo del cavo a Biserta non solo rafforza il ruolo della Tunisia come snodo digitale regionale, ma contribuisce anche ad aumentare la resilienza delle rotte internazionali del paese. Si prevede che, con i prossimi approdi del sistema su entrambe le sponde del Mediterraneo, la Tunisia possa consolidare ulteriormente la sua posizione strategica nel panorama della connettività globale.
Il progetto Medusa, quindi, rappresenta un passo significativo verso un futuro di maggiore integrazione e sviluppo tecnologico per la Tunisia e per l’intera regione mediterranea.
