Ucraina, il conflitto nel Donbass offre opportunità ai narcotrafficanti sudamericani

Marianna Perrone

Novembre 2, 2025

Nei combattimenti in corso in Ucraina, in particolare nel Donbass, si nota la presenza di un numero crescente di volontari provenienti da diverse nazioni, con una significativa rappresentanza dall’America Latina. Questi individui, attratti dalla guerra che da oltre tre anni colpisce l’Europa, si uniscono all’esercito di Kiev per apprendere tecniche avanzate, in particolare l’uso di droni e robot militari. La situazione attuale, che si è intensificata negli ultimi mesi del 2025, ha reso il campo di battaglia un ambiente di apprendimento per molti, incluso un gruppo di narcotrafficanti.

Il contesto della guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina, che ha avuto inizio nel 2022, ha portato a un conflitto prolungato e sanguinoso, con conseguenze devastanti per la popolazione civile e per le infrastrutture del paese. Le forze armate ucraine, supportate da alleati internazionali, si trovano ad affrontare una situazione complessa, nella quale le tecnologie moderne, come i droni, giocano un ruolo cruciale. In questo contesto, la presenza di volontari stranieri, in particolare da regioni come l’America Latina, ha sollevato interrogativi sulle motivazioni e sugli obiettivi di questi individui.

Molti di questi volontari sono legati ai cartelli della droga e vedono nel conflitto un’opportunità per acquisire competenze che potrebbero rivelarsi utili nel loro campo. L’addestramento all’uso di droni, in particolare, è considerato un’abilità preziosa per il traffico di sostanze stupefacenti, poiché consente di trasportare carichi in modo discreto e sicuro. Questa dinamica ha portato a una fusione inusuale tra attività militari e criminali, rendendo la guerra in Ucraina un terreno fertile per il reclutamento di nuovi membri da parte dei cartelli.

Il reclutamento di narcotrafficanti e le loro motivazioni

I narcotrafficanti sudamericani che si uniscono alle forze ucraine non lo fanno solo per motivi ideologici o umanitari. In molti casi, la loro presenza è motivata dalla ricerca di nuove tecnologie e metodi operativi che possono essere applicati nel traffico di droga. L’addestramento che ricevono nel Donbass non si limita all’uso di droni, ma comprende anche strategie di attacco e difesa che possono essere adattate alle loro operazioni illegali.

Il conflitto in Ucraina offre loro l’opportunità di affinare le loro abilità in un contesto di alta intensità, dove le tecnologie di guerra sono in continua evoluzione. Le tecniche apprese sul campo possono essere riportate nel loro paese d’origine, dove i cartelli possono utilizzare queste competenze per migliorare le loro operazioni e sfuggire alle forze dell’ordine.

Implicazioni per la sicurezza globale

La presenza di narcotrafficanti in un conflitto come quello ucraino solleva preoccupazioni significative per la sicurezza globale. L’integrazione di competenze militari avanzate nel mondo del crimine organizzato potrebbe portare a un aumento della violenza e dell’instabilità, non solo in America Latina, ma anche in altre regioni del mondo. Le forze di sicurezza di vari paesi potrebbero trovarsi a fronteggiare avversari meglio equipaggiati e più esperti, rendendo la lotta contro il narcotraffico ancora più complessa.

Inoltre, la diffusione di tecnologie militari tra i gruppi criminali potrebbe avere effetti a lungo termine sulla geopolitica, influenzando le dinamiche di potere e i conflitti futuri. La comunità internazionale dovrà affrontare queste sfide con strategie adeguate per prevenire l’ulteriore militarizzazione del crimine organizzato e garantire la sicurezza globale.

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