Russia critica l’uso eccessivo della forza militare statunitense nei Caraibi

Egidio Luigi

Novembre 1, 2025

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha espresso un fermo rifiuto all’uso di quella che considera una forza militare eccessiva da parte degli Stati Uniti nel bacino dei Caraibi, durante le operazioni antidroga. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa russa Tass il 1° novembre 2025.

La posizione della Russia sulle operazioni antidroga

Maria Zakharova ha dichiarato che la Russia condanna con fermezza l’impiego di forza militare sproporzionata, sottolineando come tali azioni possano compromettere la stabilità della regione caraibica. Secondo le parole della diplomatica, le operazioni antidroga condotte dagli Stati Uniti non solo violano la sovranità degli stati coinvolti, ma minacciano anche la pace e la sicurezza nel Caribe e in America Latina. Zakharova ha ribadito l’importanza di mantenere queste aree come zone di pace, esprimendo il sostegno di Mosca alla leadership del Venezuela nel difendere i propri diritti nazionali.

In un contesto di crescente tensione, la portavoce ha esortato a intraprendere misure di de-escalation, promuovendo un dialogo costruttivo per affrontare le problematiche esistenti. Zakharova ha sottolineato che è fondamentale rispettare le norme internazionali nella ricerca di soluzioni, affinché la situazione non degeneri ulteriormente.

Le implicazioni geopolitiche delle dichiarazioni russe

Le affermazioni di Zakharova arrivano in un momento delicato per le relazioni internazionali, in particolare per quelle tra Russia e Stati Uniti. Le operazioni antidroga nel Caribe sono diventate un tema di crescente preoccupazione, poiché coinvolgono non solo la sicurezza nazionale degli stati latinoamericani, ma anche le dinamiche di potere tra le grandi potenze. La Russia, attraverso le parole della sua portavoce, sta cercando di posizionarsi come un attore chiave nella difesa della sovranità degli stati latinoamericani, contrastando l’influenza americana.

L’atteggiamento di Mosca potrebbe portare a un ulteriore inasprimento delle tensioni nel continente, mentre i paesi della regione si trovano a dover affrontare le sfide legate al narcotraffico e alla violenza. La richiesta di Zakharova di un approccio più pacifico e diplomatico potrebbe rappresentare un’opportunità per avviare un dialogo tra le nazioni coinvolte, ma resta da vedere se gli Stati Uniti saranno disposti a considerare tali proposte.

La situazione nel Caribe continua a essere monitorata con attenzione, poiché le azioni delle potenze mondiali possono avere ripercussioni significative sulle dinamiche locali e sulla stabilità della regione.

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