Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso il forte impegno del suo governo nei confronti dei Paesi africani durante la sua visita a Nouakchott, in Mauritania, il 5 marzo 2025. Questa tappa segna l’inizio di una missione di tre giorni in Africa, accompagnato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Tajani ha sottolineato l’importanza di considerare l’Africa non solo come un partner, ma anche come un amico, affermando la volontà dell’Italia di diventare un portavoce delle istanze africane in Europa.
Un continente ricco di opportunità
Durante il suo intervento, Tajani ha messo in luce le potenzialità dell’Africa, un continente ricco di risorse naturali ma che presenta anche sfide significative legate alla povertà di alcune popolazioni. “Credo fermamente che l’Africa possa avere grandi prospettive”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di un approccio che vada oltre il semplice sfruttamento delle risorse. Il ministro ha proposto un modello di cooperazione in cui l’Italia possa esportare il proprio know-how per aiutare i Paesi africani a sviluppare le proprie risorse.
Tajani ha chiarito che un approccio anticoloniale è fondamentale per costruire relazioni più giuste e reciprocamente vantaggiose. “Dobbiamo supportare il recupero e l’estrazione delle materie prime, trasformarle in loco e poi acquistarle per portarle in Italia. Questo è un accordo vantaggioso per tutti”, ha affermato, sottolineando la necessità di un cambio di mentalità rispetto al passato.
Collaborazione e sviluppo sostenibile
La missione di Tajani e Piantedosi in Mauritania rappresenta un passo importante verso una cooperazione più stretta tra Italia e Africa. Il governo italiano sta cercando di rafforzare i legami con i Paesi africani, promuovendo progetti di sviluppo sostenibile e investimenti che possano portare benefici reciproci. La visita a Nouakchott è solo il primo passo di un percorso che potrebbe portare a una maggiore integrazione economica e sociale tra i due continenti.
In questo contesto, l’Italia si propone di essere un ponte tra l’Africa e l’Europa, facilitando il dialogo e la collaborazione su temi cruciali come la gestione delle risorse naturali, la migrazione e lo <strong sviluppo economico. La missione di tre giorni in Africa potrebbe rappresentare un’opportunità unica per l’Italia di consolidare la propria posizione come partner strategico per i Paesi africani, contribuendo così a un futuro più prospero e sostenibile per entrambi.
