“Non c’è alcuna velleità autoriale, ma solo il desiderio di divertire e parlare al pubblico, alla gente”. Queste le parole di Riccardo Milani, regista che ha inaugurato la Festa del Cinema di Roma con il suo nuovo film, La vita va così, prodotto da Medusa Film e PiperFilm. L’evento ha avuto luogo a Castiglione in Teverina, un affascinante paesino della Tuscia, il 15 ottobre 2025.
Il regista ha incontrato un pubblico entusiasta presso il cinema Tevere, gestito con dedizione da Stefano Perquoti e dalla sua famiglia dal 1964. L’incontro è stato aperto dalle melodie di Leonardo Ceccani, violinista e compositore originario di Castiglione in Teverina, che ha dato il benvenuto ai partecipanti.
Un film ispirato a una storia vera
La vita va così è un legal drama ambientato in una splendida località della Sardegna meridionale, ispirato a eventi realmente accaduti. Questa presentazione segna l’inizio di un tour che porterà Milani a visitare Bolsena e altre incantevoli località della Tuscia. La scelta di portare il film in piccoli borghi non è consueta, ma il regista ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla cultura locale, affrontando temi di rilevanza sociale e culturale.
Il film si concentra su piccole realtà , spesso minacciate da speculazioni che non promettono un futuro migliore. La storia ruota attorno a Efisio Mulas, un pastore solitario che vive in una piccola casa tra il mare e i suoi animali, pronto a difendere il suo angolo di paradiso.
Un messaggio di unità e speranza
Milani ha condiviso con l’ANSA il suo desiderio di comunicare con tutti, anche con coloro che possono avere opinioni diverse dalle sue. “Mi piace accendere un faro sul rigore e la forza morale delle persone che raggiungono i loro obiettivi, un’impresa sempre più ardua al giorno d’oggi”, ha affermato il regista. Ha sottolineato come, in un’epoca in cui prevale la tendenza a dividere, sia fondamentale trovare spazi di incontro e dialogo, affinché si possa costruire un futuro migliore per tutti.
La narrazione di un piccolo paese del sud Sardegna riflette le esperienze di tanti borghi come Castiglione in Teverina. Milani ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di valorizzare le peculiarità del territorio, svilupparle e creare opportunità di lavoro, senza conflitti, per garantire un futuro a queste comunità e ai loro abitanti.